Categories
Notizie

Didattica Digitale Integrata, i chiarimenti del Ministero dell’Istruzione

Il mondo della scuola, e anche quello delle associazioni, chiedeva chiarimenti in merito alle misure da adottare in caso si fosse resa necessaria l’attivazione della Didattica Digitale Integrata (DDI), in particolare riguardo l’attenzione verso le modalità di inclusione.

Proprio per questo, il Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, Dott. Marco Bruschi, ha inoltrato una nota interpretativa e di chiarimento, per spiegare meglio alcuni passaggi del dpcm del 3 novembre 2020.

In particolare, Brucchi specifica la distinzione degli alunni con disabilità dagli altri alunni con bisogni educativi speciali: “Le medesime comunità educanti valuteranno, inoltre, se attivare misure per garantire la frequenza in presenza agli alunni con altri bisogni educativi speciali – si legge nella nota interpretativa e di chiarimento – qualora tali misure siano effettivamente determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli alunni coinvolti”.

Un chiarimento che l’Associazione Italiana Dislessia (AID) accoglie con soddisfazione, in quanto si va a coinvolgere l’intera comunità educante, ovvero tutte le componenti scolastiche, “nella valutazione delle misure da adottare in merito alla presenza o meno degli alunni durante la DDI”.

Per assicurare il successo formativo di tutti gli alunni e anche per rafforzare i legami all’interno della comunità educante, l’AID sostiene che la strategia intrapresa, ovvero quella della condivisione tra tutti gli attori interessati (alunni, famiglie, docenti, dirigenti scolastici), sia la scelta migliore e maggiormente pertinente.

Categories
Notizie

Ausili e strumenti per gli alunni con DSA, Regione Lombardia stanzia 2 milioni

Anche in un periodo certamente non facile come quello che stanno vivendo gli studenti italiani ci sono buone notizie che consentono di guardare con fiducia al futuro.

La Regione Lombardia ha infatti deciso di rinnovare una misura in sostegno degli studenti con disabilità e con DSA, presente già dal 2018, stanziando 2 milioni di euro per garantire ai giovani interessati e alle loro famiglie di poter disporre di un contributo economico per acquistare strumenti tecnologicamente avanzati “finalizzati ad implementare le abilità della persona e potenziare la qualità della vita quotidiana”.

La domanda di partecipazione al bando attivo va presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online all’indirizzo www.bandi.servizirl.it.

Alla domanda va anche allegato il certificato del medico specialista, che attesta la conformità dell’ausilio prescritto.

Ma quali sono i requisiti necessari per poter presentare la domanda e richiedere il contributo? Stando a quanto riportato dalla sezione dell’AID di Bergamo, possono ottenere il contributo minorenni o adulti disabili e minori o giovani maggiorenni (entro 25° anno di età) con disturbo specifico di apprendimento (DSA) ai sensi dalla l.r. 4/2010. Inoltre, è necessario un ISEE in corso di validità inferiore o uguale a 30.000,00 euro.

Infine, bisogna non aver ricevuto il contributo per l’acquisizione di strumenti tecnologicamente avanzati ai sensi della l.r. 23/1999 nei 5 anni precedenti la misura e nella stessa area.

Il contributo – non inferiore a 300 euro e non superiore a 16.000, ndr – potrà essere utilizzato per diversi ausili, tra cui personal computer, da tavolo o portatili, tablet comprensivi di software specifici, protesi acustiche riconducibili e adattamento dell’autoveicolo.

Categories
Notizie

Dislessia e patente di guida, supporto audio per i test: la circolare

Per le persone con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), in cui rientra anche la dislessia, svolgere il quiz per il conseguimento della patente di guida può risultare molto complicato.

Per questo, le persone con DSA hanno diritto ad un supporto audio che consente di eseguire il test. Il Ministero dei Trasporti ha voluto venire ulteriormente incontro a coloro che presentano un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, chiarendo i certificati necessari per avvalersi del supporto audio, come previsto dalla legge 8 ottobre 2010, numero 170 recante “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”.

Prima di tutto, è necessario presentare il certificato di uno dei sanitari in base al Codice della Strada, o della commissione medica locale. Inoltre, il candidato dovrà presentare la certificazione che attesta la diagnosi di DSA, come previsto nell’Accordo Stato Regioni del 25 luglio 2012.

Con queste due certificazioni, il candidato può usufruire del supporto audio per svolgere il test, ovvero l’esame di teoria. Va sottolineato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la diagnosi di DSA non inficia in nessun modo la sicurezza alla guida, dato che la dislessia non ha alcuna conseguenza su attenzione e concentrazione.

Gli strumenti didattici compensativi vengono forniti dalle autoscuole anche per facilitare lo studio e la preparazione all’esame.

Categories
Notizie

Dislessia, tutto nasce dal ritmo: uno studio sull’origine

Recenti studi avevano già rivelato come il ritmo giochi un ruolo fondamentale nella dislessia, ma l’ultimo studio condotto dall’Università di Milano Bicocca è sceso maggiormente nel dettaglio.

Stando a quanto scoperto nella ricerca intitolata “Timing anticipationin adults and children with Developmental Dyslexia: evidence of an inefficient mechanism”, è proprio il ritmo che ci consente di prevedere il futuro che si verificherà nell’immediato, all’incirca mezzo secondo dopo, e di conseguenza ci permette di agire nel momento giusto: il requisito ideale per leggere correttamente e in maniera fluente.

Allo studio, condotto da Maria Teresa Guasti, docente di glottologia e linguistica e da Natale Stucchi, docente di psicologia generale, hanno preso parte due gruppi di adulti con età media 22 anni, di cui 15 con diagnosi di dislessia e altri 23 controlli (sviluppo tipico).

Inoltre, per la riuscita dello studio (a cui hanno collaborato anche l’Istituto neurologico Besta e la dottoressa Elena Pagliarini, già dottoranda Bicocca e ora ricercatrice presso l’Università di Padova, ndr) hanno partecipato due gruppi di bambini di età media 9 anni (18 con dislessia e 29 controlli).

Nell’indagine è quindi emerso che il ritmo ci consente di estrarre la successione temporale di una serie di eventi, in questo caso le parole e i suoni, permettendoci di prepararci ad un prossimo evento. Quando leggiamo, il ritmo ci consente di guardare già alla parola successiva mentre pronunciamo la parola precedente, ed è proprio questo aspetto che garantisce la fluidità della lettura.

Proprio la difficoltà nell’anticipare la parola successiva a quella che si sta pronunciando sarebbe alla base della dislessia.

Maria Teresa Guasti rivela al sito “LeScienze” i dettagli di questa ipotesi. “Ci permette di capire perché un allenamento ritmico o una pratica musicale possono essere d’aiuto per le persone con dislessia – spiega la Guasti – Musica e danza allenano la capacità di anticipare il futuro e quindi migliorano la sfasatura tra voce e sguardo su cui si basa una lettura fluente”.

Categories
Strumenti utili

Il metodo di studio, approccio fondamentale anche per gli alunni DSA

Per far riuscire al meglio i ragazzi nello studio, sia in presenza di una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento o meno, sono molto importanti alcune strategie e metodi di studio, a cominciare dall’ascolto attivo in classe.

Un ascolto che non deve riguardare soltanto lo studente tenuto ad imparare i contenuti, ma anche il docente chiamato ad insegnare gli stessi, garantendo una buona riuscita del processo di apprendimento.

Nel caso degli alunni con DSA, i docenti potranno quindi tenere conto di come questi profili prediligano schemi e immagini come “canale preferenziale” per accedere all’informazione scritta. Grafici, tabelle, mappe e immagini diventano quindi molto utili durante la spiegazione in classe, e faciliteranno il lavoro dell’alunno a casa.

Nel processo di apprendimento diventano quindi fondamentali alcune caratteristiche, come l’analisi degli indici testuali per una corretta comprensione del testo: titoli, quindi, ma anche didascalie, paragrafi, glossario, tabelle. Oltre a ciò, diventa di primaria importanza l’organizzazione, ovvero la distribuzione delle attività di studio in un lasso di tempo più ampio, in modo tale da favorire il processo di ripensamento e rielaborazione dei contenuti.

Esistono quindi delle strategie che consentono di consolidare le abilità metacognitive, attuabili in tre momenti differenti: il giorno della spiegazione in classe, il giorno prima della lezione successiva e il giorno prima delle prove di verifica.

Il materiale della lezione, una volta conclusa, può essere velocemente rivisto per capire se ci sono dubbi sui contenuti, immaginando anche un possibile questionario di verifica.

Prima della lezione successiva è invece molto utile rivedere i contenuti e porsi delle domande sugli stessi: un passaggio fondamentale per gli studenti che hanno una memoria carente. Vengono in aiuto i brevi promemoria, con poche informazioni ma funzionali al consolidamento dei contenuti, e i grafici come gli schemi e i diagrammi che favoriscono la memorizzazione.

Tutto questo materiale potrà essere utilizzato nel giorno che precede la verifica. Una buona pratica è quella di condividere con il docente il materiale di studio, in modo tale da ricevere consigli su come eventualmente correggerlo e migliorarlo.

Categories
Notizie

Si insedia il nuovo Comitato Tecnico Scientifico sui DSA. Azzolina: “Miglioreremo inclusione”

Da qualche giorno è stato finalmente ricostituito il Comitato Tecnico Scientifico sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). L’insediamento è avvenuto il 29 ottobre durante una videoconferenza a cui ha partecipato anche la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

L’ultima convocazione del Comitato risaliva addirittura al 2013. Si tratta quindi di un passo avanti importante, anche perchè il Comitato Tecnico Scientifico sui DSA è composto dai massimi esperti in tema di Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Una ricostituzione fortemente voluta proprio dalla ministra Azzolina, che ha voluto ringraziare i componenti del CTS.

“È importante che un settore così delicato sia presidiato da alte professionalità scientifiche, in grado di fornire orientamenti alle scuole – le parole della ministra – Abbiamo davanti molto lavoro, ma lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi: miglioreremo il percorso di inclusione, per una scuola che sia sempre più accogliente e capace di garantire il meglio ai nostri studenti e alle nostre studentesse”.

Il gruppo di esperti è ora chiamato a lavorare per arrivare principalmente a due obiettivi. Oltre ad una necessaria armonizzazione della normativa attualmente in vigore, il Comitato Tecnico Scientifico avrà il compito di introdurre le nuove evidenze scientifiche sia in campo pedagogico che psicologico, in modo tale da aggiornare le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni con DSA.

Categories
Notizie

Incapacità di predire lo stimolo: lo studio sulla dislessia

La dislessia non consentirebbe di predire gli stimoli e renderebbe di fatto impossibile sfruttare le regolarità temporali. E’ quanto emerge dallo studio “Timing anticipation in adults and children with Developmental Dyslexia: evidence of an inefficient mechanism” condotto dalla professoressa Elena Pagliarini dell’Università di Padova.

La Pagliarini, che si è avvalsa della collaborazione dei docenti Maria Teresa Guasti e Natale Stucchi dell’Università Milano-Bicocca per realizzare lo studio, ha voluto analizzare i “deficit” causati dalla dislessia evolutiva, che crea problemi alla lettura (difficoltà nel leggere in maniera accurata e fluente) e alla manipolazione e integrazione rapida dei suoni linguistici, competenze che sono alla base dell’apprendimento della letto-scrittura.

Nello studio, pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”, emerge che le difficoltà presentate dagli alunni affetti da DSA sfociano anche nell’incapacità di predire e quindi anticipare eventi futuri.

Parlando proprio di questo aspetto, la prof. Pagliarini, docente al Dipartimento degli Studi Letterari e Linguistici, ha chiarito che l’abilità anticipatoria nella lettura è da ritenersi fondamentale.

“Il nostro studio era volto a testare l’abilità di sfruttare questo tipo di struttura per anticipare in adulti e bambini con dislessia e come questa fosse correlata alle abilità di lettura”, ha detto la Pagliarini al Quotidiano di Sicilia.

“Un lettore efficiente e veloce – spiega la docente – è in grado di fissare almeno dieci lettere più in avanti rispetto alla parola che sta leggendo e quindi di anticipare la parola successiva”.

Categories
Notizie

Insegnamento lingue e DSA, il convegno DISPEL per una didattica inclusiva

E’ in programma per il prossimo 30 ottobre, all’Università di Bologna, il convegno di studio nell’ambito del progetto DISPEL (Didattica Speciale per le Lingue di scolarizzazione: italiano e lingue classiche), incentrato proprio sulla didattica inclusiva nell’insegnamento delle lingue.

In rispetto delle norme di contrasto alla diffusione del coronavirus, il convegno – patrocinato da AID, ASLI Sezione Scuola, AICC e Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – si svolgerà esclusivamente online in aula virtuale, tramite piattaforma Teams, a partire dalle 14:30.

Dopo la relazione introduttiva “Verso un’educazione linguistica inclusiva: riferimenti scientifici” di Michele Daloiso dell’Università di Parma, si passerà alle due sessioni del convegno. La prima sessione tratta l’insegnamento dell’italiano in presenza di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, mentre nella seconda sessione si affronterà l’insegnamento delle lingue classiche in presenza di DSA.

Per partecipare al convegno basta cliccare su questo link e selezionare l’opzione “Continua in questo browser”. La partecipazione è libera fino all’esaurimento dei 250 posti previsti dalla piattaforma.

In caso di superamento della soglia, sarà possibile seguire il convegno in streaming sul canale YouTube del progetto DISPEL.

Al termine dell’iniziativa verrà rilasciato un attestato di partecipazione, che verrà trasmesso via e-mail, previa compilazione di un modulo online. Per conoscere qualsiasi altra informazione relativa al convegno si può scrivere al seguente indirizzo mail: ficlit.dispel@unibo.it.

Categories
Strumenti utili

Apprendere meglio con lo smart learning, ecco le soluzioni di IRIS

Per rendere più semplice l’apprendimento, sia durante lo studio che nei luoghi di lavoro, sono disponibili sul mercato alcune soluzioni che possono dare una grande mano a coloro che soffrono di Disturbi Specifici dell’Apprendimento ed in particolare di dislessia.

Ad esempio i prodotti targati IRIS, che fanno dello smart learning – l’unione dell’e-learning con l’apprendimento intelligente reso più agevole dalla tecnologia – un concetto primario.

IRIS mette a disposizione delle lampade scanner che prendono il nome di RIScan™ Desk e IRIScan™ Desk Pro e consentono di interagire molto meglio con il testo. Le lampade, infatti, digitalizzano qualsiasi libro o documento fino al formato A3, permettendo così di ingrandire il testo.

Molto interessante anche IRIScan™ Book, che permette allo studente di procedere alla digitalizzazione di qualsiasi pagina di un libro o di un quaderno senza doverla necessariamente strappare. Uno strumento molto comodo anche da trasportare, dato che entra benissimo nello zaino. Il suo funzionamento è garantito anche senza il computer, in modo tale da acquisire i documenti e scaricarli successivamente.

Infine, vale la pena sottolineare le funzionalità di Readiris™ 17, un software di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) e PDF che consente di convertire immagini e documenti acquisiti in testo editabile. Non solo: con questo prodotto IRIS è infatti possibile anche la lettura a voce alta dei PDF, dato che dispone di una tecnologia di sintesi vocale particolarmente avanzata.

Categories
Strumenti utili

Dislessia, gli indizi a cui bisogna fare attenzione

Come si fa a capire se è dislessia o si tratta di altro? E’ questa la domanda che si pongono spesso i genitori che devono far fronte ai problemi di apprendimento dei loro figli.

La dislessia emerge con chiarezza solo quando il bimbo o la bimba cominciano la Scuola Primaria, mostrandosi nei limiti in termini di lettura e scrittura. Durante la scuola dell’infanzia può comparire qualche segnale, ma è in seconda (o al massimo in terza) elementare che alcuni disturbi dell’apprendimento (come ad esempio il vocabolario limitato, ndr) emergono con più chiarezza.

Ma le difficoltà che compaiono in questo periodo sono sempre riconducibili alla dislessia? Non per tutti i casi, dato che non sono pochi gli alunni che nel tempo riescono a recuperare il gap. Prima di dare una diagnosi definitiva serve far passare un pò di tempo, in genere almeno un anno (in alcune situazioni anche un anno e mezzo).

Chiaramente, ci sono degli indizi che portano a riconoscere la dislessia, come il non riuscire a riconoscere le lettere e a pronunciarle nella maniera corretta dopo diversi mesi di scuola.

Inoltre, il Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) compare soprattutto in presenza di un deficit della capacità visiva, ovvero nel non riuscire a dividere l’informazione essenziale da quella irrilevante.

Anche il non riuscire a dividere i suoni delle parole in sillabe può rappresentare un campanello d’allarme. Infine, in presenza di dislessia i bambini non saranno in grado di trovare facilmente la parola giusta da utilizzare in un determinato contesto.