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AID chiede una vera inclusione, “sia a scuola che a casa”

L’Associazione Italiana Dislessia è intervenuta per commentare la nota del Ministero dell’Istruzione dello scorso 21 gennaio, dove viene sottolineata nuovamente l’importanza di assicurare “la piena inclusione agli studenti con bisogni educativi speciali nelle classi che vengono poste in didattica digitale integrata”.

La nota non fa che confermare quanto già chiarito il 5 novembre 2020 in un testo redatto dall’allora Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Marco Bruschi.

L’AID sottolinea come la nota non porti alcuna novità ma si limiti a riaffermare la necessità di una vera inclusione scolastica, aggiungendo precisazioni di carattere prettamente sanitario.

Tra queste, l’ottenimento del consenso dei genitori degli alunni per consentire la frequenza in presenza e il divieto di accesso e permanenza nei locali scolastici “ai soggetti affetti da SARS-CoV-2, o comunque a coloro che manifestino sintomatologia respiratoria o nei quali la temperatura corporea risulti superiore a 37,5°”, oltre al distanziamento interpersonale per favorire un corretto svolgimento della didattica.

Tuttavia l’AID fa notare alcune problematiche che inevitabilmente emergono, date le condizioni logistiche in cui versano le scuole italiane. In primis, le condizioni infrastrutturali non sono ancora all’altezza per garantire un ottimale collegamento tra scuola e casa.

Inoltre, l’Associazione Italiana Dislessia chiede che si arrivi ad una vera inclusione, sia a scuola che a casa, in DDI o in presenza: in alcuni casi, infatti, la didattica a distanza ha rappresentato un elemento di ulteriore esclusione per studenti mentre in altri ha rasserenato il rapporto con la vita scolastica.

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Alunni con DSA, nel 2018-19 sono 298.114. Percentuali più alte al Nord

Sono 298.114 gli alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) nell’anno scolastico 2018-2019, il 4,9% del totale degli alunni. I dati, che riguardano le scuole italiane, sono stati forniti dal Ministero dell’Istruzione.

Nel report del Ministero dell’Istruzione emerge una chiara differenza a livello territoriale. Nelle regioni del Nord Ovest, infatti, si ha una maggiore concentrazione di certificazioni di disturbi specifici dell’apprendimento: gli alunni con DSA sono infatti il 7,3% del totale.

Per le regioni del Centro, sempre prendendo in esame l’anno scolastico 2018-2019, la percentuale di alunni con DSA è del 5,7%, mentre per le regioni del Nord Est il 5,9% degli alunni registra una certificazione di DSA.

Guardando invece le singole regioni, la percentuale più alta di alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento è in Liguria, con il 7,7%. A seguire troviamo il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, rispettivamente con il 7,6% e il 7,5%.

Al contrario, sono le Regioni meridionali a presentare le percentuali più basse di alunni con certificazione di DSA. All’ultimo posto c’è la Calabria con l’1,3%, poco più sopra Campania, con l’1,5%, e Sicilia con il 2%.

Per quanto riguarda le tipologie di disturbo, sempre in riferimento all’anno scolastico 2018-2019, tra i 298.114 alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento troviamo 187.693 alunni con dislessia, 87.859 con disgrafia, 101.744 con disortografia e infine 96.081 alunni presentano discalculia.

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Didattica Digitale Integrata, i chiarimenti del Ministero dell’Istruzione

Il mondo della scuola, e anche quello delle associazioni, chiedeva chiarimenti in merito alle misure da adottare in caso si fosse resa necessaria l’attivazione della Didattica Digitale Integrata (DDI), in particolare riguardo l’attenzione verso le modalità di inclusione.

Proprio per questo, il Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, Dott. Marco Bruschi, ha inoltrato una nota interpretativa e di chiarimento, per spiegare meglio alcuni passaggi del dpcm del 3 novembre 2020.

In particolare, Brucchi specifica la distinzione degli alunni con disabilità dagli altri alunni con bisogni educativi speciali: “Le medesime comunità educanti valuteranno, inoltre, se attivare misure per garantire la frequenza in presenza agli alunni con altri bisogni educativi speciali – si legge nella nota interpretativa e di chiarimento – qualora tali misure siano effettivamente determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli alunni coinvolti”.

Un chiarimento che l’Associazione Italiana Dislessia (AID) accoglie con soddisfazione, in quanto si va a coinvolgere l’intera comunità educante, ovvero tutte le componenti scolastiche, “nella valutazione delle misure da adottare in merito alla presenza o meno degli alunni durante la DDI”.

Per assicurare il successo formativo di tutti gli alunni e anche per rafforzare i legami all’interno della comunità educante, l’AID sostiene che la strategia intrapresa, ovvero quella della condivisione tra tutti gli attori interessati (alunni, famiglie, docenti, dirigenti scolastici), sia la scelta migliore e maggiormente pertinente.

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Didattica Digitale Integrata, una scuola al passo con i tempi

La Didattica a Distanza, fondamentale nei mesi di lockdown, passa da Didattica d’Emergenza a Didattica Digitale Integrata, come chiarito nelle Linee Guida adottate dal Ministero dell’Istruzione con il Decreto n°39 del 26/06/2020.

In poche parole, con la Didattica Digitale Integrata viene previsto l’apprendimento “con le tecnologie considerate uno strumento utile per facilitare apprendimenti curricolari e favorire lo sviluppo cognitivo”.

L’informatica diventa quindi sempre più una disciplina trasversale alle altre, grazie anche alla capacità di saper rendere divertenti e produttivi i contenuti disciplinari proposti dai docenti.

L’obiettivo è proprio quello di rendere l’ambiente scolastico il più possibile piacevole e collaborativo, incoraggiando l’apprendimento e alimentando la motivazione degli studenti.

Con l’utilizzo del digitale viene di fatto potenziata la didattica in presenza, garantendo agli alunni un rientro nelle aule estremamente agevole, e consentendo agli studenti di avere già pronto uno strumento alternativo nel caso ci si ritrovi a dover sospendere nuovamente la didattica in presenza.

Nelle Linee Guida vengono specificate anche le tempistiche della Didattica esclusivamente a distanza, con le ore previste per ogni livello scolastico.

Il Digitale viene definito come “strumento abilitante, connettore e volano di cambiamento”. L’obiettivo è infatti quello di fornire alle scuole tutti gli strumenti necessari e mettere gli istituti nelle condizioni di garantire accesso agli stessi, qualità degli spazi e degli ambienti e l’identità digitale, associando un profilo digitale unico ad ogni persona nella scuola e associando il profilo digitale di docenti e studenti a servizi e applicazioni semplici ed efficaci.