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I lavoratori con DSA potranno usare gli strumenti compensativi nelle aziende

Ottime notizie per i lavoratori con DSA, a cui vengono finalmente riconosciuti diritti fondamentali.

Grazie all’emendamento presentato dalla Vicepresidente del Senato Anna Rossomando all’interno del Disegno di Legge di conversione del decreto Sostegni Ter, approvato poi dalla Commissione Bilancio del Senato, un milione e duecentomila lavoratori con DSA potranno contare su strumenti compensativi nelle aziende del settore privato, anche nei colloqui di selezione.

Le misure compensative e dispensative, come spiega anche l’Associazione Italiana Dislessia (che si è spesa molto per sensibilizzare governo e forze politiche su questo tema), dovranno essere applicate “in tutte le occasioni di valutazione per l’accesso o il completamento di percorsi formativi finalizzati all’esercizio di attività e professioni”, nonché in ambito sociale.

Con l’approvazione dell’emendamento – si attende quella definitiva alla Camera, prevista per la prossima settimana – cambia finalmente l’approccio delle imprese nei confronti dei lavoratori con DSA, consentendo loro di esprimere al meglio talento e professionalità.

Nel pratico, i lavoratori con DSA potranno chiedere di poter utilizzare nei colloqui di selezione strumenti come computer con sintesi vocale, calcolatrice, schemi e formulari.

Inoltre potranno usufruire di tempo in più per i test di selezione scritti. I lavoratori con DSA già assunti potranno inoltre ricevere gli stessi strumenti e accomodamenti ragionevoli.

Il presidente dell’AID parla di “conquista di civiltà” che corona una battaglia durata ben cinque anni.

“Auspichiamo che si allarghi sempre più l’arco delle forze politiche sensibili al tema dei diritti degli adulti con DSA perché resta ancora aperta la grande questione degli studenti all’università – spiega Andrea Novelli – Oltre 16 mila ragazzi che non hanno certezza di diritto: tutt’oggi dipende dalla decisione del singolo professore la possibilità o meno di usare gli strumenti compensativi negli esami”.

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Genitori con figli con DSA, tutti i bonus e le agevolazioni

I genitori con figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) possono avere accesso ad una serie di bonus e agevolazioni sia a livello nazionale che locale.

Anche nel 2022, infatti, si può fare affidamento a varie detrazioni, agevolazioni e indennità.

Per quanto riguarda bonus e agevolazioni, sia a livello nazionale che locale, sono da ricordare le detrazioni in dichiarazione dei redditi, così come le agevolazioni per orario di lavoro flessibile per genitori con figli dislessici e le indennità di frequenza Inps, fino ad arrivare al bando Regione Lombardia.

Nel primo caso, si tratta di una detrazione del 19% per le spese sostenute per l’acquisto di sussidi e strumenti compensativi, che riguarda sia i figli minori che quelli maggiorenni chiamati al completamento della scuola superiore.

Per ottenere la detrazione, è necessario presentare la fattura che attesta l’acquisto dello strumento compensativo/informatico e il certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti acquistati e il tipo di disturbo dell’apprendimento diagnosticato, oltre ovviamente alla diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento DSA.

In più, i genitori con figli con DSA al primo ciclo d’istruzione (ovvero fino alla terza media, ndr) hanno diritto ad usufruire di orari di lavoro flessibili nel caso siano impegnati nell’assistenza ad attività scolastiche a casa.

Inoltre, l’INPS eroga anche un’indennità di frequenza, vale a dire una prestazione economica da destinare ai minori disabili che frequentano corsi di studio scolastici. Oltre all’età inferiore ai 18 anni e la cittadinanza italiana o europea (o il permesso di soggiorno di un anno), va dimostrata anche la disabilità accertata da commissione medica e lo stato di bisogno economico.

Infine, la Regione Lombardia pubblica ogni anno un bando che consente di accedere a contributi per l’acquisto di ausili/strumenti tecnologicamente avanzati per persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa).

Il contributo, mai superiore a 16.000 euro, viene suddiviso in 400 euro per personal computer da tavolo o tablet comprensivi di software specifici; 600 euro per personal computer portatile comprensivo di software specifici; 2.000 euro per protesi acustiche riconducibili; 5.000 euro per adattamento dell’autoveicolo.