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L’AID replica a Pomeriggio 5: “La dislessia non è una malattia e non si cura”

Le affermazioni espresse nella trasmissione “Pomeriggio 5” non sono andate già all’Associazione Italiana Dislessia (AID).

Durante il programma condotto da Barbara D’Urso, il concorrente dell’Isola dei Famosi 2021, Akash Kumar, ha rivelato di essere dislessico, spiegando di avere difficoltà soprattutto quando discute in maniera concitata con altre persone.

La conduttrice ha commentato parlando della dislessia come “una malattia seria”, precisando che è possibile “curarla”.

L’AID ha quindi ritenuto opportuno inviare una nota al programma Mediaset, chiedendo anche di poter intervenire in una delle prossime puntate per aiutare a fare chiarezza e a divulgare una corretta informazione sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

La dislessia, sottolinea l’AID, non è una malattia, bensì “un disturbo del neuro-sviluppo che riguarda la capacità di leggere, scrivere e/o calcolare in modo corretto e fluente”. Inoltre, l’Associazione Italiana Dislessia precisa che questo disturbo accompagna l’individuo “per tutta la vita”.

Il disturbo, pertanto, non si cura, ma può essere compensato con una serie di strategie e strumenti.

La dislessia e gli altri disturbi specifici dell’apprendimento non sono causati da alcun deficit d’intelligenza o sensoriali, nè tantomeno da contesti ambientali o problematiche psicologiche. Come precisa l’AID, “dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo”.

“Riteniamo che tutti gli organi di informazione, specialmente quelli che raggiungono il grande pubblico televisivo – conclude l’AID – debbano affrontare questi argomenti con serietà e attenzione, nel rispetto della dignità di tutti i cittadini italiani con DSA”.

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Torna “Imparare ad Imparare”, il progetto AID per gli studenti con dislessia

Un laboratorio sperimentale per “rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”.

Nasce con questa ambizione il progetto Imparare ad Imparare, ideato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) nell’ambito di un percorso di partecipazione che vede protagonisti i bambini delle aree terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Il progetto torna proprio in questa settimana.

Per tutti questi mesi, il progetto Imparare ad Imparare è proseguito tramite l’apprendimento online, a causa delle restrizioni imposte in seguito alla pandemia di coronavirus. Strisce a fumetti, videolezioni e la condivisione dei materiali tramite Padlet hanno permesso di proseguire questa importante attività.

Dato che l’emergenza sanitaria è tornata a farsi sentire, anche le attività previste per questo anno scolastico 2020-2021 dovranno sostenersi con questa modalità online. Il progetto, promosso e sostenuto dal Comune di Rieti, si svolgerà quindi su una piattaforma dedicata, con accesso garantito da pc e smartphone.

Come ricorda l’Associazione Italiana Dislessia, le attività di supporto al metodo di studio e all’apprendimento e per acquisire e implementare la competenza digitale sono riservate ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado e dell’ultimo anno della scuola primaria.

Il progetto è stata selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini”, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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AID, Andrea Novelli è il nuovo Presidente. Nominato anche il consiglio direttivo

L’Associazione Italiana Dislessia rinnova le sue cariche. In seguito all’assemblea generale dei soci AID, il dottor Andrea Novelli è stato eletto nuovo Presidente dell’Associazione, subentrando al dottor Sergio Messina, che ha guidato l’AID dal 2017 ad oggi.

Psicologo e psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale, Andrea Novelli era già membro tecnico del Consiglio Direttivo nazionale dell’Associazione Italiana Dislessia.

In una dichiarazione stampa, il dott. Novelli ha voluto sottolineare tutta la sua emozione per il nuovo ruolo. “Assumere il ruolo di Presidente di Associazione Italiana Dislessia è per me un grande onore – le parole del neo Presidente AID – Con questo incarico ho l’opportunità di contribuire concretamente alla crescita di una realtà che da oltre 20 anni si batte affinché le persone con DSA e le loro famiglie trovino pieno riconoscimento nella società”.

L’assemblea ha poi nominato anche gli 8 consiglieri che affiancheranno Novelli, tra cui la Vicepresidente Antonella Trentin, che ha ricoperto lo stesso incarico anche sotto la presidenza Messina.

La Trentin, che presta volontariato nell’associazione da ben 14 anni, svolge la professione di giornalista ed è Presidente della sezione AID di Roma, oltre che mamma di un ragazzo con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA).

Il Consiglio Direttivo sarà supportato da un team di 12 persone che lavorano presso la segreteria nazionale.

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Dislessia Amica Livello Avanzato, quarto e ultimo turno: c’è tempo fino al 30 novembre per iscriversi

Il progetto “Dislessia Amica Livello Avanzato” ha ottenuto un grosso riscontro durante l’anno scolastico 2019-2020, con molti istituti scolastici che hanno deciso di aderire all’iniziativa.

Anche per questo, l’Associazione Italiana Dislessia (AID) ha optato per l’apertura di un quarto e ultimo turno del progetto di formazione e-learning, in accordo con la fondazione TIM.

L’obiettivo del progetto è quello di “ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative dei docenti“, come riportato anche sul sito dell’AID, con lo scopo di far sì che gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) possono intraprendere il loro percorso all’interno di una Scuola realmente inclusiva.

Gli istituti scolastici avranno tempo fino al 30 novembre 2020 per finalizzare l’iscrizione. La formazione ha invece preso il via il 1 ottobre e terminerà il 28 febbraio 2021, sempre su piattaforma online.

Anche questo quarto turno formativo, che durerà di più rispetto ai turni precedenti per venire incontro alle esigenze di istituti scolastici e docenti in questo periodo di pandemia, viene proposto in modalità totalmente gratuita. Si rivolge ai docenti delle scuole d’infanzia, primarie, scuole secondarie di I e II grado, di istituti scolastici statali e paritari.

L’iscrizione al corso deve essere finalizzata dal proprio dirigente scolastico. Se la scuola non aderisce al progetto, il singolo docente non può inoltrare l’iscrizione.

Il corso si struttura in cinque moduli obbligatori e comuni per tutti i docenti di ogni ordine e grado di scuola. Al termine di ogni modulo i docenti verranno sottoposti ad un questionario qualitativo. La seconda fase riguarderà invece contenuti specifici relativi al grado scolastico di appartenenza del docente iscritto.

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Videoregistrazione delle lezioni, AID replica a Sinopoli: “Per gli studenti con DSA è fondamentale”

L’obbligo di registrare le lezioni prodotte tramite la didattica a distanza, imposto da alcune Università, viene criticato dal segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, che in una lettera inviata nei giorni scorsi ai Rettori degli Atenei italiani ha voluto sottolineare come l’utilizzo di questa soluzione debba essere lasciato alla “libertà della docenza” e debba comunque essere limitata “alla fase di emergenza, evitando ogni sua eventuale codifica strutturale“. 

Una posizione di contrarietà che solleva molta preoccupazione da parte dell’Associazione Italiana Dislessia (AID), che invece sostiene come la registrazione delle lezioni a distanza rappresenti “un insostituibile strumento per tutti gli allievi con Disturbi specifici dell’apprendimento“.

Studenti che hanno difficoltà di concentrazione e seguono le lezioni online con una certa difficoltà, come ricorda la stessa AID, che sottolinea come la legge 170 del 2010 riconosca il diritto ad apprendere con accorgimenti e mezzi adeguati per gli allievi con DSA.

La videoregistrazione, che è già un vantaggio per tutti gli studenti che possono riascoltare con calma le lezioni, diventa praticamente fondamentale per gli allievi con Disturbi Specifici dell’apprendimento.

L’AID tiene inoltre a precisare che le videoregistrazioni possono avvenire anche senza riprendere in volto il docente (è sufficiente la sua voce, ndr) o gli allievi.

Inoltre, un eventuale diritto di autore del docente è subordinato “allo specifico rapporto di lavoro tra il docente stesso e l’istituzione presso cui insegna”, e per l’AID il diritto degli studenti con DSA non può comunque essere prevaricato.

Per questo, l’Associazione Italiana Dislessia chiede l’esatto contrario rispetto al contenuto della lettera del segretario della FLC CGIL, ovvero l’estensione dell’obbligo della videoregistrazione a ogni istituto scolastico e universitario.

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“Dislessia Amica Livello Avanzato”, il percorso formativo per tutti i docenti: dettagli e obiettivi

L’Associazione Italiana Dislessia (AID) prosegue nel percorso formativo “Dislessia Amica Livello Avanzato”, realizzato assieme alla Fondazione TIM, che promuove e sostiene il progetto, avvalendosi anche dell’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).

Un percorso che ha riscosso un certo successo negli anni scolastici 2016-2017 e 2017-2018 e che mira a far sì che la scuola diventi davvero inclusiva, in particolar modo per gli alunni che soffrono di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come dislessia e discalculia.

Ma in cosa consiste “Dislessia Amica Livello Avanzato”? Per farla breve, si tratta di un percorso formativo che si può seguire tramite una piattaforma e-learning – ovviamente in modalità gratuita, ndr – da qualsiasi istituto scolastico italiano. Al percorso hanno accesso tutti i docenti di ogni ordine e grado, dalla Scuola dell’Infanzia fino alla Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Orientando la didattica e la struttura organizzativa della scuola, l’obiettivo di “Dislessia Amica Livello Avanzato” è quindi quello di incentivare strategie di apprendimento e modalità che risultino più adeguate e funzionali nei confronti degli studenti con DSA. Il percorso formativo si struttura con materiali di approfondimento e video lezioni.

Il corso, che ha una durata complessiva di 50 ore, si divide in 5 moduli, ognuno con delle finalità ben precise. Alla fine di ogni modulo il docente verrà sottoposto ad un questionario valutativo: il superamento dello stesso consentirà di accedere al modulo successivo.

La seconda fase avrà come peculiarità dei contenuti specifici, distinti a seconda del grado scolastico di appartenenza del docente iscritto, sempre con valutazione finale.

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Accessibilità e inclusione, l’iPad come supporto: il webinar formativo dell’AID

Un evento importante che si pone come obiettivo quello di fornire il massimo supporto possibile agli studenti, ai docenti e anche ai genitori nelle attività di didattica a distanza.

Stiamo parlando del webinar formativo gratuito “iPad come strumento di accessibilità ed inclusione. Equilibrio tra didattica digitale e didattica tradizionale”, in programma il prossimo 30 settembre ad Arezzo e organizzato dalla sezione aretina dell’Associazione Italiana Dislessia, in collaborazione con Rekordata.

Un webinar che si avvarrà dell’utilizzo degli strumenti digitali messi a disposizione da Apple, nel pieno rispetto dei principi di inclusione e accessibilità.

L’evento prenderà il via alle ore 17 e avrà una durata di circa un paio d’ore. Per partecipare all’iniziativa non ci sono requisiti: l’ingresso è aperto a tutti, previa iscrizione online attraverso la pagina dedicata del sito dell’Associazione Italiana Dislessia.

Una volta completata la registrazione, gli utenti riceveranno un messaggio e-mail che confermerà la partecipazione al webinar formativo, includendo anche tutte le informazioni necessarie.

Tra gli interventi, vanno segnalati quelli di Roberto Cutolo, Dirigente Ufficio III USR Toscana, e di Pierpaolo Infante, Direzione Generale Ufficio III USR Toscana, che verranno introdotti da Pier Scotti di Apple Italia.

Tra i relatori troviamo invece Gabriele Cordovani, Responsabile Nazionale AID Giovani, Sauro Tavarnesi, Dirigente Scolastico IC Giorgio Vasari di Arezzo e Samanta Parise, Apple Distinguished Educator e Insegnante di Scuola Primaria.