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Kim Kardashian e la dislessia: un viaggio di vulnerabilità e forza nella maternità

Kim Kardashian condivide la sua esperienza di madre di una bambina con dislessia, offrendo speranza e incoraggiamento a genitori che affrontano sfide simili.

Kim Kardashian condivide le sue esperienze come madre di una bambina con dislessia, rivelando un lato più vulnerabile della sua vita. Sebbene sia conosciuta per il suo stile di vita glamour, oggi ci offre uno sguardo profondo sulle sfide che affronta nel crescere North, la sua primogenita.

In un recente libro per bambini, “La Mosca che Volò nello Spazio”, Kim racconta le sue esperienze con la dislessia, offrendo un messaggio di incoraggiamento a tutte le mamme che si trovano in situazioni simili. Con un post toccante, ha espresso il suo supporto a chi affronta difficoltà di apprendimento, sottolineando l’importanza di sapere che non sono sole in questa lotta.

Durante un live su TikTok, North ha rivelato con spontaneità di essere dislessica, sorprendendo Kim, che ha cercato di mantenere un certo riserbo sulla questione. Questo momento ha aperto un dialogo importante sulla dislessia e le sue sfide quotidiane.

Kim ha condiviso un messaggio di speranza su Instagram, rassicurando altri genitori: “Tutto andrà bene”. Questo gesto è fondamentale per chi vive esperienze simili, evidenziando che, con il giusto supporto, la dislessia è affrontabile.

Nonostante la giovane età, North ha già grandi sogni. Ha espresso il desiderio di seguire le orme dei genitori nel mondo della moda e ha anche mostrato interesse per attività imprenditoriali come portare a passeggio i cani del vicinato.

La sua passione per il basket è un altro aspetto della sua vita, un’attività che considera parte integrante della sua crescita.

La storia di Kim e North ci invita a riflettere sull’importanza del sostegno familiare nella gestione delle difficoltà di apprendimento. È essenziale promuovere la consapevolezza su questi temi e incoraggiare i genitori a cercare aiuto e risorse per i propri figli.

L’apertura di Kim riguardo l’universo della dislessia e il sostegno a North rappresentano un esempio ispiratore. La sua vulnerabilità diventa una forza, dimostrando che affrontare le sfide con sincerità può portare a un futuro migliore. North, condividendo le sue esperienze, incarna il coraggio con cui i giovani affrontano le proprie difficoltà.

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Messaggi di speranza: le parole di un ex studente per i nuovi inizi

Il toccante messaggio di un ex studente, ricco di speranza e consigli per chi inizia il viaggio scolastico.

Un giovane, al suo ritorno a scuola dopo le vacanze estive, ha scoperto un messaggio emozionante lasciato da un ex allievo. Questo scritto, probabilmente redatto da un neodiplomato nel suo ultimo giorno di scuola, è rivolto a chi sta per iniziare il proprio percorso scolastico.
La lettera, pubblicata da Skuola.net, porta la data dell‘8 giugno 2024 ed è firmata da un “ex studente con gli occhi lucidi e un cuore colmo di sentimenti indescrivibili”.

Il messaggio

Di seguito, il testo del messaggio, carico di emozione e timori per il futuro.

“Potrebbe essere che nessuno legga mai queste righe, o forse sì; purtroppo non sarò presente per scoprirlo. Spero che queste parole possano aiutare qualcuno a superare un momento difficile. È per te, leggilo quando ne avrai bisogno.

Vivi questi cinque anni al massimo delle tue capacità. Ama, divertiti e sogna senza limiti. Piangi, prova ansia e disperati quando necessario. Impara, non solo le nozioni scolastiche, ma anche quelle di vita. Affronta questo viaggio con intensità, senza rimpianti.

Non terminare questo percorso con il pensiero: Chissà come sarebbe stato se avessi fatto diversamente. Non lasciare che un voto ti definisca; cadere è parte del processo, curati le ferite e rialzati più forte. Non ponerti limiti, cerca sempre di dare il massimo, sei più forte di quanto pensi. Il tempo scorre inesorabile e nessuno potrà restituirtelo.

Durante il tuo cammino, potresti dire: “Non vedo l’ora che finisca, non ce la faccio più”. Ma quando quel giorno arriva, capisci di non essere pronto per la vita che ti attende, per lasciare il tuo rifugio e diventare “grande”.
“Pagherei oro per un altro giorno”

Adesso ho paura, tanta paura per ciò che verrà, e darei qualsiasi cosa per avere un altro giorno, ma la verità è che non sarei mai pronto. Fai ciò che ti rende felice, senza pensare alle conseguenze; la vita è unica. Forse nessuno leggerà mai questo messaggio, o magari sì; purtroppo non sarò lì per saperlo. Spero che queste parole possano aiutare qualcuno a superare un momento difficile, è tuo, leggilo quando ne avrai bisogno.

La vita è molto più bella di quanto ti facciano credere. Non modificare questo messaggio, anche se imperfetto, è scritto col cuore. Buon viaggio, anche se non ti conosco, ti voglio bene.

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Gaia: un esempio di eccellenza accademica tra dislessia e ADHD

Scopri la storia di Gaia, una giovane brillante con dislessia e ADHD, che conquista l’università e ispira altri a seguire i propri sogni.

Gaia è una giovane mente brillante. A soli 16 anni, ha iniziato il suo percorso universitario presso l’Università di Loughborough, grazie a una borsa di studio offerta dalla Fondazione Pietro Pittini di Trieste. Tuttavia, la sua storia diventa ancora più significativa alla luce della sua diagnosi di dislessia e ADHD.

Le metodologie didattiche e il sistema educativo del Regno Unito, insieme alla sua determinazione, hanno permesso a Gaia di esprimere appieno le sue potenzialità, conseguendo la laurea in tempi record.

«Desidero essere un modello per i giovani dislessici e con ADHD in Italia, dove spesso non ricevono il giusto supporto. Le persone con dislessia possono eccellere nel pensiero creativo, presentando idee innovative e profittevoli, e possiedono una notevole capacità di ragionamento critico», ha dichiarato Gaia in un’intervista con un giornale locale.

Ora, a 19 anni, si appresta a intraprendere un nuovo capitolo accademico: «A settembre inizierò il mio dottorato presso l’Università di Birmingham, nel dipartimento di Chimica. Sono entusiasta di approfondire la mia ricerca e continuare a seguire la mia passione per la scienza», ha scritto su LinkedIn.

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Dislessia: esperienze e inclusione al Congresso Nazionale AID 2024

Unisciti al XVIII Congresso Nazionale AID 2024 per esplorare esperienze e strategie sulla dislessia, il 12 ottobre a Bologna.

In vista della Settimana Nazionale della Dislessia 2024, che si terrà dal 7 al 13 ottobre, l’Associazione Italiana Dislessia (AID) annuncia il suo XVIII Congresso Nazionale dal titolo: “Vivere la dislessia a casa, a scuola, al lavoro: esperienze e prospettive nella società contemporanea”.
L’incontro avrà luogo sabato 12 ottobre 2024, dalle 09:00 alle 16:30, presso la Biblioteca San Domenico di Bologna (Piazza San Domenico 13), con la possibilità di partecipare anche in streaming.

Questo evento, offre ai docenti l’opportunità di acquisire risorse utili per migliorare il loro approccio educativo, in un momento significativo in cui si celebrano i 15 anni dall’entrata in vigore della Legge 170, la prima in Italia dedicata ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

Il congresso ha come obiettivo principale quello di esplorare e condividere le esperienze di vita di chi affronta la dislessia, evidenziando l’impatto che i DSA hanno nei contesti familiare, educativo e lavorativo.

Saranno al centro del dibattito le testimonianze di giovani e adulti con DSA, genitori, insegnanti e professionisti, con l’intento di dimostrare come le sfide legate a questi disturbi possano essere affrontate attraverso strumenti e strategie efficaci.

Inclusione Scolastica

Un ampio focus sarà dedicato all’inclusione scolastica, considerata essenziale per garantire il diritto all’istruzione e alla partecipazione attiva di tutti gli studenti. Esperti e docenti discuteranno su come un ambiente scolastico inclusivo possa migliorare i processi di insegnamento e apprendimento.

Si approfondiranno anche temi legati alla didattica delle emozioni e all’inclusione nelle università, con la partecipazione di membri del Comitato Tecnico e del Comitato Scuola e Università.

Per maggiori informazioni sul programma e su come iscriversi basta andare sul sito cliccano il seguente link

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Maria Grazia Cucinotta: La forza di affrontare la dislessia e i traumi del passato

Maria Grazia Cucinotta: la sua lotta contro la dislessia, e il successo in “Il Postino”.

Maria Grazia Cucinotta, in un’intervista esclusiva al Corriere, ha condiviso dettagli intimi riguardo alla sua infanzia e alla sua esperienza con la dislessia. L’attrice ha rivelato di aver affrontato attacchi di panico durante il liceo a causa del suo disturbo. Riguardo al provino per il film “Il Postino”, in cui interpretò Beatrice, ha ricordato l’emozione di essere scelta da Massimo Troisi, grazie a Nathaly Caldonazzo, che la raccomandò. “Ero nervosa e le gambe mi tremavano mentre leggevo il copione,” ha confessato, sottolineando la sua mancanza di preparazione e esperienza.
Cucinotta ha raccontato che la sua giovinezza non è stata facile, crescendo in un ambiente difficile, dove le persone la consideravano drogata a causa della sua condizione. “Mia madre era disperata” ha aggiunto, spiegando come gli attacchi di panico si manifestassero durante le interrogazioni.

Nonostante le sfide, ha continuato a perseguire la sua carriera, notando che il teatro presenta difficoltà maggiori rispetto al cinema, dove si possono rifare le scene.
Cucinotta ha descritto il suo ruolo in “Il Postino” come “una fortuna incredibile” e ha rivelato di aver rifiutato ruoli accanto a star come Al Pacino e Keanu Reeves a causa di una scena di nudo, sentendosi insicura riguardo al suo corpo. “Se avessi avuto la consapevolezza di oggi, sarebbe stato tutto più semplice,” ha concluso.

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Come Jamie Oliver, chef dislessico, ispira i ragazzi con difficoltà di apprendimento

Jamie Oliver ispira i giovani con dislessia, incoraggiandoli a superare le difficoltà e a credere nelle proprie capacità.

Jamie Oliver, famoso chef britannico, ha recentemente pubblicato un messaggio video su Instagram rivolto ai giovani che affrontano sfide nell’apprendimento, in particolare quelli con dislessia, una condizione con cui lo stesso Oliver ha dovuto fare i conti.
Nel video, Oliver abbandona per una volta i suoi ristoranti milionari e le cucine televisive per parlare direttamente ai ragazzi e ai loro genitori. Il suo messaggio è chiaro: “Va bene non essere bravi in tutto, ciò che conta è come affronti i tuoi punti deboli, quali soluzioni trovi e su cosa investi le tue energie”.
L’occasione per questo messaggio è stata la pubblicazione dei risultati dei GCSE (General Certificate of Secondary Education), gli esami che gli studenti inglesi sostengono a 16 anni.
Oliver rassicura i ragazzi che i voti non definiranno il loro futuro. “L’ho imparato sulla mia pelle, essendo dislessico. È per questo che i miei libri per bambini mi stanno così a cuore”.
Nel post che accompagna il video, Oliver scrive: “La vita è piena di opportunità. Non devi essere famoso per trovare la felicità. Sii coraggioso, curioso, fa esperienze, non aver paura di fallire, investi in relazioni sane e positività. Tutto si sistemerà”.
Nel video, Oliver fa un tour del suo ufficio, tra cucine da sogno e giovani designer al lavoro.
Parla anche dei libri, il suo “peggior incubo” da dislessico, nonostante ne abbia pubblicati decine in tutto il mondo. “Trovo le parole scritte spaventose”, dice.
Ma con l’aiuto di collaboratori come Rebecca, che scrive i suoi libri per bambini mentre lui sviluppa le trame, Oliver dimostra che con il giusto supporto si possono superare le difficoltà.
Il messaggio di Oliver è un incoraggiamento per tutti i ragazzi con difficoltà di apprendimento a non arrendersi, a trovare il proprio modo di superare gli ostacoli e a credere nelle proprie capacità.
La sua storia dimostra che, con determinazione e il giusto supporto, chi ha una diagnosi DSA può raggiungere il successo.

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Identificate le 42 varianti genetiche associate alla dislessia: lo studio

La ricerca coordinata dall’Università britannica di Edimburgo, che ha visto coinvolti anche ricercatori italiani che lavorano all’estero, ha permesso di effettuare una scoperta di grande importanza che aiuta a comprendere meglio la dislessia. 

Grazie allo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, è stato infatti possibile identificare con una certa affidabilità i geni legati alla dislessia. 

In tutto le varianti genetiche che influiscono sul disturbo dell’apprendimento sono 42, alcune delle quali erano state già in precedenza collegate alle capacità cognitive; altre, invece, sono completamente nuove e mai prima d’ora erano state associate alla dislessia.

Come accennato, la ricerca – la più ampia mai eseguita su questo campo – consentirà di comprendere meglio le difficoltà dei bambini dislessici. Lo studio è stato condotto osservando il DNA di 50.000 adulti dislessici e di oltre un milione di persone non dislessiche.

Grazie a questo approfondimento è stato possibile individuare le 42 varianti genetiche, molte delle quali collegate alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). Dato che tante di queste varianti sono risultate presenti nei partecipanti di lingua cinese, l’impressione è che i processi cognitivi che sono alla base della lettura e della scrittura non dipendano dal tipo di linguaggio utilizzato.

Michelle Luciano, co-autrice dello studio, ha parlato all’ANSA di come questi risultati mostrino “che le varianti genetiche hanno effetti molto simili sia nei ragazzi che nelle ragazze, e che esiste un legame genetico tra dislessia e ambidestrismo (la capacità di poter usare indistintamente entrambe le mani)”.

“Lavori precedenti suggerivano che alcune strutture cerebrali potessero essere alterate nelle persone con dislessia – ha aggiunto Luciano – ma non abbiamo trovato prove di questo nei geni identificati”.

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Presa in giro su TikTok, la politica Nadine Dorries: “Ho la dislessia, quei commenti fanno male”

Nadine Dorries, 64enne politica del Partito Conservatore e membro del Parlamento britannico, ricopre attualmente il ruolo di segretario di Stato per la cultura, il digitale, i media e lo sport.

Proprio la Dorries è tornata su un episodio che l’ha vista protagonista, con un video dei suoi “errori” che è stato condiviso su TikTok ed è diventato rapidamente virale.

Nel filmato, Nadine Dorries indica la possibilità di scaricare film online con il termine “downstream” (invece di “download”) e si riferisce ai campi da tennis come “pitches”, invece di “courts”.

La segretaria di Stato ha rivelato quanto sia stato difficile vedere gli utenti prenderla in giro per qualcosa “che è fuori dal mio controllo”, dato che è dislessica.

“La dislessia colpisce in modo diverso. Personalmente riguarda il mio modo di parlare più che la mia scrittura, motivo per cui trovo conforto nello scrivere”, ha detto la segretaria di Stato.

Nadine Dorries ha poi sottolineato quanto può essere “difficile” trovarsi davanti a una telecamera, scrivere un libro o semplicemente parlare con un amico.

“Sono stata in politica per molto tempo e ci si fa il callo. È per questo che non ne ho mai parlato pubblicamente. Agli altri dislessici voglio dire che conta ciò che si ottiene nella vita – ha detto la politica – Non ciò che dicono coloro che vi prendono in giro”.

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I lavoratori con DSA potranno usare gli strumenti compensativi nelle aziende

Ottime notizie per i lavoratori con DSA, a cui vengono finalmente riconosciuti diritti fondamentali.

Grazie all’emendamento presentato dalla Vicepresidente del Senato Anna Rossomando all’interno del Disegno di Legge di conversione del decreto Sostegni Ter, approvato poi dalla Commissione Bilancio del Senato, un milione e duecentomila lavoratori con DSA potranno contare su strumenti compensativi nelle aziende del settore privato, anche nei colloqui di selezione.

Le misure compensative e dispensative, come spiega anche l’Associazione Italiana Dislessia (che si è spesa molto per sensibilizzare governo e forze politiche su questo tema), dovranno essere applicate “in tutte le occasioni di valutazione per l’accesso o il completamento di percorsi formativi finalizzati all’esercizio di attività e professioni”, nonché in ambito sociale.

Con l’approvazione dell’emendamento – si attende quella definitiva alla Camera, prevista per la prossima settimana – cambia finalmente l’approccio delle imprese nei confronti dei lavoratori con DSA, consentendo loro di esprimere al meglio talento e professionalità.

Nel pratico, i lavoratori con DSA potranno chiedere di poter utilizzare nei colloqui di selezione strumenti come computer con sintesi vocale, calcolatrice, schemi e formulari.

Inoltre potranno usufruire di tempo in più per i test di selezione scritti. I lavoratori con DSA già assunti potranno inoltre ricevere gli stessi strumenti e accomodamenti ragionevoli.

Il presidente dell’AID parla di “conquista di civiltà” che corona una battaglia durata ben cinque anni.

“Auspichiamo che si allarghi sempre più l’arco delle forze politiche sensibili al tema dei diritti degli adulti con DSA perché resta ancora aperta la grande questione degli studenti all’università – spiega Andrea Novelli – Oltre 16 mila ragazzi che non hanno certezza di diritto: tutt’oggi dipende dalla decisione del singolo professore la possibilità o meno di usare gli strumenti compensativi negli esami”.

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Genitori con figli con DSA, tutti i bonus e le agevolazioni

I genitori con figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) possono avere accesso ad una serie di bonus e agevolazioni sia a livello nazionale che locale.

Anche nel 2022, infatti, si può fare affidamento a varie detrazioni, agevolazioni e indennità.

Per quanto riguarda bonus e agevolazioni, sia a livello nazionale che locale, sono da ricordare le detrazioni in dichiarazione dei redditi, così come le agevolazioni per orario di lavoro flessibile per genitori con figli dislessici e le indennità di frequenza Inps, fino ad arrivare al bando Regione Lombardia.

Nel primo caso, si tratta di una detrazione del 19% per le spese sostenute per l’acquisto di sussidi e strumenti compensativi, che riguarda sia i figli minori che quelli maggiorenni chiamati al completamento della scuola superiore.

Per ottenere la detrazione, è necessario presentare la fattura che attesta l’acquisto dello strumento compensativo/informatico e il certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti acquistati e il tipo di disturbo dell’apprendimento diagnosticato, oltre ovviamente alla diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento DSA.

In più, i genitori con figli con DSA al primo ciclo d’istruzione (ovvero fino alla terza media, ndr) hanno diritto ad usufruire di orari di lavoro flessibili nel caso siano impegnati nell’assistenza ad attività scolastiche a casa.

Inoltre, l’INPS eroga anche un’indennità di frequenza, vale a dire una prestazione economica da destinare ai minori disabili che frequentano corsi di studio scolastici. Oltre all’età inferiore ai 18 anni e la cittadinanza italiana o europea (o il permesso di soggiorno di un anno), va dimostrata anche la disabilità accertata da commissione medica e lo stato di bisogno economico.

Infine, la Regione Lombardia pubblica ogni anno un bando che consente di accedere a contributi per l’acquisto di ausili/strumenti tecnologicamente avanzati per persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa).

Il contributo, mai superiore a 16.000 euro, viene suddiviso in 400 euro per personal computer da tavolo o tablet comprensivi di software specifici; 600 euro per personal computer portatile comprensivo di software specifici; 2.000 euro per protesi acustiche riconducibili; 5.000 euro per adattamento dell’autoveicolo.