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Addio alla prof.Amodio, una vita a sostegno della scuola inclusiva

L’impegno di Francesca Antonella Amodio è un tesoro che deve proseguire anche se la professoressa non è più con noi.

La docente è venuta a mancare la scorsa settimana, all’età di 62 anni, dopo una lunga malattia con cui ha combattuto con la stessa tenacia che impiegava in quella che era la sua massima convinzione: una scuola il più possibile inclusiva.

La Amodio, che insegnava scienze motorie al liceo Scientifico Galileo Galilei di Potenza ed era anche docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica, era particolarmente nota per gli studi nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), specialmente nelle famiglie che avevano tratto grande giovamento dall’impegno della psicoterapeuta.

La docente stessa era dislessica, ed è per questo che ha voluto condividere la sua esperienza e metterla al servizio della scuola e di tutti. Lo scopo della Amodio era proprio quella di favorire un’istituzione scolastica capace di non lasciare nessuno indietro e di tutelare coloro che sono inevitabilmente penalizzati nell’apprendimento.

L’insegnate riteneva che il mondo della scuola avrebbe dovuto collaborare e agire sinergicamente con quello della sanità, oltre che con le istituzioni e le famiglie. Il benessere di ogni alunno, sosteneva la Amodio, dipende sempre dalla “responsabilità della collettività”.

Il ricordo dell’Associazione Italiana Dislessia è toccante. “Il suo essere orgogliosamente dislessica è stato e sarà un esempio per tutti noi che operiamo nel mondo dei DSA – scrive l’AID – Si è spesa senza riserve, come psicologa e come insegnante, per far conoscere questo mondo ed abbattere scetticismi e pregiudizi che impediscono a molti studenti di essere compresi e valorizzati nel modo giusto”.

Un’intera vita spesa per questa missione, nella speranza che questo grande impegno possa contribuire a costruire la scuola di domani.