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Si insedia il nuovo Comitato Tecnico Scientifico sui DSA. Azzolina: “Miglioreremo inclusione”

Da qualche giorno è stato finalmente ricostituito il Comitato Tecnico Scientifico sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). L’insediamento è avvenuto il 29 ottobre durante una videoconferenza a cui ha partecipato anche la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

L’ultima convocazione del Comitato risaliva addirittura al 2013. Si tratta quindi di un passo avanti importante, anche perchè il Comitato Tecnico Scientifico sui DSA è composto dai massimi esperti in tema di Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Una ricostituzione fortemente voluta proprio dalla ministra Azzolina, che ha voluto ringraziare i componenti del CTS.

“È importante che un settore così delicato sia presidiato da alte professionalità scientifiche, in grado di fornire orientamenti alle scuole – le parole della ministra – Abbiamo davanti molto lavoro, ma lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi: miglioreremo il percorso di inclusione, per una scuola che sia sempre più accogliente e capace di garantire il meglio ai nostri studenti e alle nostre studentesse”.

Il gruppo di esperti è ora chiamato a lavorare per arrivare principalmente a due obiettivi. Oltre ad una necessaria armonizzazione della normativa attualmente in vigore, il Comitato Tecnico Scientifico avrà il compito di introdurre le nuove evidenze scientifiche sia in campo pedagogico che psicologico, in modo tale da aggiornare le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni con DSA.

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Visual Storytelling, l’uso delle immagini per aiutare gli alunni con DSA

La grande espansione dei social come Instagram e TikTok sta portando sempre più a comunicare attraverso le immagini e i video. Narrare un racconto per immagini, attraverso un processo di costruzione ed organizzazione che viene comunemente definito “Visual Storytelling”. 

In breve, attraverso il Visual Storytelling si racconta qualcosa sfruttando i mezzi visivi, e quindi le foto, i video o altro ancora, magari migliorando il tutto con l’aggiunta di musica o della voce stessa.

Un processo che sta interessando molto anche gli studiosi, dato che le immagini riescono ad avere un forte potere evocativo dei concetti di cui sono piene, anche di quelli astratti. Ecco perchè le immagini possono aiutare molto anche gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), in particolare nella comprensione.

Lo stesso vale per gli alunni che presentano difficoltà dal punto di vista uditivo o magari hanno problemi a scrivere bene alla lavagna: le grandi immagini possono venire incontro, specialmente in un periodo come questo che richiede il rispetto del distanziamento sociale.

Come spiega “Orizzonte Scuola”, le emozioni vengono razionalizzate e processate in maniera cognitiva solo in un secondo momento. Lo sa bene chi opera nel campo della pubblicità, che si serve di immagini “impattanti” per influenzare al meglio. Pertanto le immagini possono avere effetti benefici sull’emotività, ed è per questo che possono essere utilizzate per far sì che alcuni concetti vengano appresi più facilmente.

Va da sè che il metodo risulta più efficace con le materie umanistiche, come l’italiano o la storia, ma anche con le scienze sociali.

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Videoregistrazione delle lezioni, AID replica a Sinopoli: “Per gli studenti con DSA è fondamentale”

L’obbligo di registrare le lezioni prodotte tramite la didattica a distanza, imposto da alcune Università, viene criticato dal segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, che in una lettera inviata nei giorni scorsi ai Rettori degli Atenei italiani ha voluto sottolineare come l’utilizzo di questa soluzione debba essere lasciato alla “libertà della docenza” e debba comunque essere limitata “alla fase di emergenza, evitando ogni sua eventuale codifica strutturale“. 

Una posizione di contrarietà che solleva molta preoccupazione da parte dell’Associazione Italiana Dislessia (AID), che invece sostiene come la registrazione delle lezioni a distanza rappresenti “un insostituibile strumento per tutti gli allievi con Disturbi specifici dell’apprendimento“.

Studenti che hanno difficoltà di concentrazione e seguono le lezioni online con una certa difficoltà, come ricorda la stessa AID, che sottolinea come la legge 170 del 2010 riconosca il diritto ad apprendere con accorgimenti e mezzi adeguati per gli allievi con DSA.

La videoregistrazione, che è già un vantaggio per tutti gli studenti che possono riascoltare con calma le lezioni, diventa praticamente fondamentale per gli allievi con Disturbi Specifici dell’apprendimento.

L’AID tiene inoltre a precisare che le videoregistrazioni possono avvenire anche senza riprendere in volto il docente (è sufficiente la sua voce, ndr) o gli allievi.

Inoltre, un eventuale diritto di autore del docente è subordinato “allo specifico rapporto di lavoro tra il docente stesso e l’istituzione presso cui insegna”, e per l’AID il diritto degli studenti con DSA non può comunque essere prevaricato.

Per questo, l’Associazione Italiana Dislessia chiede l’esatto contrario rispetto al contenuto della lettera del segretario della FLC CGIL, ovvero l’estensione dell’obbligo della videoregistrazione a ogni istituto scolastico e universitario.

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Emendamento per i candidati DSA nei concorsi pubblici, il sostegno dell’AID

L’emendamento al Decreto Legge 104 dello scorso 14 agosto 2020 riguarda una questione molto importante che fa riferimento ai concorsi pubblici nazionali, regionali e comunali.

Per farla breve, in tutte e tre queste tipologie di concorsi i candidati affetti da Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), dotati di opportuna certificazione, vedono garantito l’utilizzo degli strumenti compensativi adatti a ciascuno; in più, con l’emendamento viene inoltre permesso a questi candidati di sostenere un colloquio orale invece di un esame scritto.

Ma non è tutto, perchè l’emendamento in questione consente anche ai lavoratori del pubblico impiego affetti da DSA di poter disporre di tutti gli strumenti utili per poter affrontare il proprio lavoro nel migliore dei modi, esprimendo a pieno la propria professionalità.

L’emendamento, presentato dalla vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, è stato accolto con grandissima soddisfazione dall’Associazione Italiana Dislessia (AID), che si augura un’approvazione celere nelle aule parlamentari.

Una battaglia che l’AID porta avanti da diversi anni: basti pensare che ogni anno entrano nel mondo del lavoro ben 12.000 adulti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, senza alcun tipo di tutela. Dislessici e disgrafici che hanno tutte le carte in regola per avviare una brillante carriera, ma che si trovano molto spesso a dover fare i conti con criticità strutturali anche molto pesanti.

Proprio per questo – e specialmente in un periodo di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo – l’AID chiede che le persone affette da DSA (in Italia il 3,5% della popolazione, ndr) abbiano gli stessi diritti e le medesime opportunità.