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La Discalculia Evolutiva può essere trattata con gli action video games: lo studio alternativo

Si sente parlare sempre più spesso di Discalculia Evolutiva, un disturbo nell’apprendimento ed in particolare delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta nei bambini che non hanno riportato alcuna problematica dal punto di vista neurologico e che presentano un’intelligenza nella norma.

Stando a quanto riportato dall’International Classification of Disease (ICD 10), la Discalculia Evolutiva è caratterizzata da prestazioni inferiori nella capacità di calcolo rispetto a quanto ci si aspetterebbe in base all’età del bambino: una condizione che andrebbe anche ad influire sulla vita di tutti i giorni, specialmente nelle situazioni che richiedono capacità di calcolo.

La Discalculia Evolutiva si manifesta quando emergono alcune resistenze specifiche ai trattamenti, come ad esempio quella alla modificabilità oppure quella alla velocità, che non aumenta nonostante mesi di training specifico evidenziando una difficoltà persistente in termini di automatizzazione del compito.

E’ proprio quest’ultima criticità la più difficile da risolvere, mentre sul piano dell’accuratezza vengono solitamente apprezzati miglioramenti significativi che portano i bambini affetti da Discalculia Evolutiva a raggiungere livelli simili a quelli dei coetanei.

Per intervenire adeguatamente è opportuno individuare tre ambiti di intervento, ovvero la linea dei numeri, la transcodifica e la codifica semantica.

Nel primo caso, il training consiste nel rendere efficiente il conteggio e la capacità di operare seguendo la linea dei numeri. Nella transcodifica si lavora per eliminare tutte le incertezze che riguardano la scrittura e la lettura dei numeri. Infine, la codifica semantica consiste nel far apprendere al bambino la capacità di individuare la grandezza numerica, come ad esempio il numero più grande in una cosiddetta “tripletta”.

Negli ultimi tempi vengono sviluppati anche trattamenti alternativi, come quello proposto da un team di ricercatori del laboratorio Decone dell’Università di Padova, Andrea Facoetti, Simone Gori e Sandro Franceschini. 

Sostanzialmente, si tratta di un training delle capacità di orientamento visuospaziale tramite action video games per verificare l’effettivo potenziamento delle abilità di cognizione spaziale. 

I giochi proposti hanno caratteristiche peculiari, come l’estrema velocità degli elementi in movimento e degli eventi stessi, l’imprevedibilità (spaziale e temporale) e un’accentuazione dell’elaborazione visiva periferica, unitamente ad un grado elevato di carico percettivo e cognitivo.

I risultati del gruppo di ricerca rivelano che 12 ore di training con la piattaforma Wii hanno comportato un miglioramento nelle capacità aritmetiche dei bambini affetti da Discalculia Evolutiva. Dalle addizioni complesse all’accuratezza nella lettura dei numeri, fino alla precisione nell’orientamento sulla linea dei numeri e al miglioramento delle abilità di attenzione visuo-spaziale: risultati importanti, che suggeriscono di lavorare in questa direzione per elaborare programmi di prevenzione precoce.