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Messaggi di speranza: le parole di un ex studente per i nuovi inizi

Il toccante messaggio di un ex studente, ricco di speranza e consigli per chi inizia il viaggio scolastico.

Un giovane, al suo ritorno a scuola dopo le vacanze estive, ha scoperto un messaggio emozionante lasciato da un ex allievo. Questo scritto, probabilmente redatto da un neodiplomato nel suo ultimo giorno di scuola, è rivolto a chi sta per iniziare il proprio percorso scolastico.
La lettera, pubblicata da Skuola.net, porta la data dell‘8 giugno 2024 ed è firmata da un “ex studente con gli occhi lucidi e un cuore colmo di sentimenti indescrivibili”.

Il messaggio

Di seguito, il testo del messaggio, carico di emozione e timori per il futuro.

“Potrebbe essere che nessuno legga mai queste righe, o forse sì; purtroppo non sarò presente per scoprirlo. Spero che queste parole possano aiutare qualcuno a superare un momento difficile. È per te, leggilo quando ne avrai bisogno.

Vivi questi cinque anni al massimo delle tue capacità. Ama, divertiti e sogna senza limiti. Piangi, prova ansia e disperati quando necessario. Impara, non solo le nozioni scolastiche, ma anche quelle di vita. Affronta questo viaggio con intensità, senza rimpianti.

Non terminare questo percorso con il pensiero: Chissà come sarebbe stato se avessi fatto diversamente. Non lasciare che un voto ti definisca; cadere è parte del processo, curati le ferite e rialzati più forte. Non ponerti limiti, cerca sempre di dare il massimo, sei più forte di quanto pensi. Il tempo scorre inesorabile e nessuno potrà restituirtelo.

Durante il tuo cammino, potresti dire: “Non vedo l’ora che finisca, non ce la faccio più”. Ma quando quel giorno arriva, capisci di non essere pronto per la vita che ti attende, per lasciare il tuo rifugio e diventare “grande”.
“Pagherei oro per un altro giorno”

Adesso ho paura, tanta paura per ciò che verrà, e darei qualsiasi cosa per avere un altro giorno, ma la verità è che non sarei mai pronto. Fai ciò che ti rende felice, senza pensare alle conseguenze; la vita è unica. Forse nessuno leggerà mai questo messaggio, o magari sì; purtroppo non sarò lì per saperlo. Spero che queste parole possano aiutare qualcuno a superare un momento difficile, è tuo, leggilo quando ne avrai bisogno.

La vita è molto più bella di quanto ti facciano credere. Non modificare questo messaggio, anche se imperfetto, è scritto col cuore. Buon viaggio, anche se non ti conosco, ti voglio bene.

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Gaia: un esempio di eccellenza accademica tra dislessia e ADHD

Scopri la storia di Gaia, una giovane brillante con dislessia e ADHD, che conquista l’università e ispira altri a seguire i propri sogni.

Gaia è una giovane mente brillante. A soli 16 anni, ha iniziato il suo percorso universitario presso l’Università di Loughborough, grazie a una borsa di studio offerta dalla Fondazione Pietro Pittini di Trieste. Tuttavia, la sua storia diventa ancora più significativa alla luce della sua diagnosi di dislessia e ADHD.

Le metodologie didattiche e il sistema educativo del Regno Unito, insieme alla sua determinazione, hanno permesso a Gaia di esprimere appieno le sue potenzialità, conseguendo la laurea in tempi record.

«Desidero essere un modello per i giovani dislessici e con ADHD in Italia, dove spesso non ricevono il giusto supporto. Le persone con dislessia possono eccellere nel pensiero creativo, presentando idee innovative e profittevoli, e possiedono una notevole capacità di ragionamento critico», ha dichiarato Gaia in un’intervista con un giornale locale.

Ora, a 19 anni, si appresta a intraprendere un nuovo capitolo accademico: «A settembre inizierò il mio dottorato presso l’Università di Birmingham, nel dipartimento di Chimica. Sono entusiasta di approfondire la mia ricerca e continuare a seguire la mia passione per la scienza», ha scritto su LinkedIn.

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Dislessia: esperienze e inclusione al Congresso Nazionale AID 2024

Unisciti al XVIII Congresso Nazionale AID 2024 per esplorare esperienze e strategie sulla dislessia, il 12 ottobre a Bologna.

In vista della Settimana Nazionale della Dislessia 2024, che si terrà dal 7 al 13 ottobre, l’Associazione Italiana Dislessia (AID) annuncia il suo XVIII Congresso Nazionale dal titolo: “Vivere la dislessia a casa, a scuola, al lavoro: esperienze e prospettive nella società contemporanea”.
L’incontro avrà luogo sabato 12 ottobre 2024, dalle 09:00 alle 16:30, presso la Biblioteca San Domenico di Bologna (Piazza San Domenico 13), con la possibilità di partecipare anche in streaming.

Questo evento, offre ai docenti l’opportunità di acquisire risorse utili per migliorare il loro approccio educativo, in un momento significativo in cui si celebrano i 15 anni dall’entrata in vigore della Legge 170, la prima in Italia dedicata ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

Il congresso ha come obiettivo principale quello di esplorare e condividere le esperienze di vita di chi affronta la dislessia, evidenziando l’impatto che i DSA hanno nei contesti familiare, educativo e lavorativo.

Saranno al centro del dibattito le testimonianze di giovani e adulti con DSA, genitori, insegnanti e professionisti, con l’intento di dimostrare come le sfide legate a questi disturbi possano essere affrontate attraverso strumenti e strategie efficaci.

Inclusione Scolastica

Un ampio focus sarà dedicato all’inclusione scolastica, considerata essenziale per garantire il diritto all’istruzione e alla partecipazione attiva di tutti gli studenti. Esperti e docenti discuteranno su come un ambiente scolastico inclusivo possa migliorare i processi di insegnamento e apprendimento.

Si approfondiranno anche temi legati alla didattica delle emozioni e all’inclusione nelle università, con la partecipazione di membri del Comitato Tecnico e del Comitato Scuola e Università.

Per maggiori informazioni sul programma e su come iscriversi basta andare sul sito cliccano il seguente link

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Identificate le 42 varianti genetiche associate alla dislessia: lo studio

La ricerca coordinata dall’Università britannica di Edimburgo, che ha visto coinvolti anche ricercatori italiani che lavorano all’estero, ha permesso di effettuare una scoperta di grande importanza che aiuta a comprendere meglio la dislessia. 

Grazie allo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, è stato infatti possibile identificare con una certa affidabilità i geni legati alla dislessia. 

In tutto le varianti genetiche che influiscono sul disturbo dell’apprendimento sono 42, alcune delle quali erano state già in precedenza collegate alle capacità cognitive; altre, invece, sono completamente nuove e mai prima d’ora erano state associate alla dislessia.

Come accennato, la ricerca – la più ampia mai eseguita su questo campo – consentirà di comprendere meglio le difficoltà dei bambini dislessici. Lo studio è stato condotto osservando il DNA di 50.000 adulti dislessici e di oltre un milione di persone non dislessiche.

Grazie a questo approfondimento è stato possibile individuare le 42 varianti genetiche, molte delle quali collegate alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). Dato che tante di queste varianti sono risultate presenti nei partecipanti di lingua cinese, l’impressione è che i processi cognitivi che sono alla base della lettura e della scrittura non dipendano dal tipo di linguaggio utilizzato.

Michelle Luciano, co-autrice dello studio, ha parlato all’ANSA di come questi risultati mostrino “che le varianti genetiche hanno effetti molto simili sia nei ragazzi che nelle ragazze, e che esiste un legame genetico tra dislessia e ambidestrismo (la capacità di poter usare indistintamente entrambe le mani)”.

“Lavori precedenti suggerivano che alcune strutture cerebrali potessero essere alterate nelle persone con dislessia – ha aggiunto Luciano – ma non abbiamo trovato prove di questo nei geni identificati”.

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I lavoratori con DSA potranno usare gli strumenti compensativi nelle aziende

Ottime notizie per i lavoratori con DSA, a cui vengono finalmente riconosciuti diritti fondamentali.

Grazie all’emendamento presentato dalla Vicepresidente del Senato Anna Rossomando all’interno del Disegno di Legge di conversione del decreto Sostegni Ter, approvato poi dalla Commissione Bilancio del Senato, un milione e duecentomila lavoratori con DSA potranno contare su strumenti compensativi nelle aziende del settore privato, anche nei colloqui di selezione.

Le misure compensative e dispensative, come spiega anche l’Associazione Italiana Dislessia (che si è spesa molto per sensibilizzare governo e forze politiche su questo tema), dovranno essere applicate “in tutte le occasioni di valutazione per l’accesso o il completamento di percorsi formativi finalizzati all’esercizio di attività e professioni”, nonché in ambito sociale.

Con l’approvazione dell’emendamento – si attende quella definitiva alla Camera, prevista per la prossima settimana – cambia finalmente l’approccio delle imprese nei confronti dei lavoratori con DSA, consentendo loro di esprimere al meglio talento e professionalità.

Nel pratico, i lavoratori con DSA potranno chiedere di poter utilizzare nei colloqui di selezione strumenti come computer con sintesi vocale, calcolatrice, schemi e formulari.

Inoltre potranno usufruire di tempo in più per i test di selezione scritti. I lavoratori con DSA già assunti potranno inoltre ricevere gli stessi strumenti e accomodamenti ragionevoli.

Il presidente dell’AID parla di “conquista di civiltà” che corona una battaglia durata ben cinque anni.

“Auspichiamo che si allarghi sempre più l’arco delle forze politiche sensibili al tema dei diritti degli adulti con DSA perché resta ancora aperta la grande questione degli studenti all’università – spiega Andrea Novelli – Oltre 16 mila ragazzi che non hanno certezza di diritto: tutt’oggi dipende dalla decisione del singolo professore la possibilità o meno di usare gli strumenti compensativi negli esami”.

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Quiz Patente Ufficiale, l’app si dota della funzione “Easy Reading” per aiutare i candidati con DSA

Un importante aiuto per i candidati con dislessia chiamati a svolgere l’esame teorico della patente di guida.

L’app “Quiz Patente Ufficiale”, infatti, migliora con l’introduzione di “Easy Reading”, un font innovativo che consente alle persone con DSA di leggere e apprendere più facilmente e anche più rapidamente.

Lo strumento compensativo, riconosciuto a livello internazionale dal mondo scientifico, rappresenterebbe quindi un aiuto di enorme importanza per i candidati dislessici, “semplificando il proprio processo di comprensione e apprendimento delle nozioni teoriche e dei quiz”, come spiega Salvatore Ambrosino, co-founder della capogruppo Reddoak e ceo di Guida e Vai (che ha realizzato l’app, ndr).

Easy Reading è un font ibrido ad elevata leggibilità, caratterizzato dalle linee specifiche che evitano gli “affollamenti” tra una lettera e l’altra e lo scambio tra lettere che si possono percepire simili per la forma, come ad esempio la “d” e la “p”.

Guida e Vai ha introdotto questa importante novità anche grazie ai feedback dei tantissimi studenti che utilizzano l’applicazione Quiz Patente Ufficiale, considerata la migliore app italiana per esercitarsi nei test per la patente di guida.

Una volta scaricata e installata l’applicazione, basta aprirla, andare su Impostazioni e spuntare “Attiva font per dislessia”, infine riavviare l’app.

Sempre nell’ambito dell’esame per la patente di guida, il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili ha fatto chiarezza su un paio di aspetti che riguardano i candidati con DSA.

Prima di tutto, per accedere ai file audio non è necessario pagare alcun bollo ma basta esibire la certificazione DSA; inoltre, dato che non si tratta di un certificato di idoneità, la certificazione DSA non scade e non è necessario rinnovarla.

L’aggiornamento dello stesso, come precisa il Ministero, è previsto solo in ambito scolastico al fine di valutare l’idoneità e/o l’eventuale necessità di variare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi: l’esame della patente di guida è pertanto escluso da questo aspetto.

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AID chiede una vera inclusione, “sia a scuola che a casa”

L’Associazione Italiana Dislessia è intervenuta per commentare la nota del Ministero dell’Istruzione dello scorso 21 gennaio, dove viene sottolineata nuovamente l’importanza di assicurare “la piena inclusione agli studenti con bisogni educativi speciali nelle classi che vengono poste in didattica digitale integrata”.

La nota non fa che confermare quanto già chiarito il 5 novembre 2020 in un testo redatto dall’allora Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Marco Bruschi.

L’AID sottolinea come la nota non porti alcuna novità ma si limiti a riaffermare la necessità di una vera inclusione scolastica, aggiungendo precisazioni di carattere prettamente sanitario.

Tra queste, l’ottenimento del consenso dei genitori degli alunni per consentire la frequenza in presenza e il divieto di accesso e permanenza nei locali scolastici “ai soggetti affetti da SARS-CoV-2, o comunque a coloro che manifestino sintomatologia respiratoria o nei quali la temperatura corporea risulti superiore a 37,5°”, oltre al distanziamento interpersonale per favorire un corretto svolgimento della didattica.

Tuttavia l’AID fa notare alcune problematiche che inevitabilmente emergono, date le condizioni logistiche in cui versano le scuole italiane. In primis, le condizioni infrastrutturali non sono ancora all’altezza per garantire un ottimale collegamento tra scuola e casa.

Inoltre, l’Associazione Italiana Dislessia chiede che si arrivi ad una vera inclusione, sia a scuola che a casa, in DDI o in presenza: in alcuni casi, infatti, la didattica a distanza ha rappresentato un elemento di ulteriore esclusione per studenti mentre in altri ha rasserenato il rapporto con la vita scolastica.

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DSA, l’ISS pubblica le nuove Linee Guida: tutte le novità

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato le nuove Linee Guida per la gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), a dieci anni di distanza dal precedente documento.

Ne dà notizia l’Associazione Italiana Dislessia (AID), che spiega come le nuove linee guida riprendano e aggiornino molte delle precedenti raccomandazioni cliniche, provvedendo a formularne anche di nuove in merito ad una serie di aspetti che non erano ancora stati indagati.

Tra i nuovi quesiti clinici analizzati dal gruppo di esperti spicca il Disturbo di Comprensione della Lettura, specialmente dopo la ridefinizione del Disturbo di Lettura proposta nelle versioni più recenti dei sistemi di classificazione internazionale DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) e ICD (International Classification of Diseases).

In più, basandosi anche sui dati MIUR che mettono in evidenza come gli studenti bilingui siano diventati una percentuale di rilievo nell’attuale popolazione scolastica, il gruppo si è concentrato sulla valutazione e la diagnosi di DSA in questa tipologia di studenti.

Altro aspetto di cui si è tenuto particolarmente conto nelle nuove Linee Guida è la valutazione e diagnosi di DSA negli studenti adulti (un aspetto precedentemente non affrontato con chiarezza); inoltre sono stati definiti anche nuovi criteri e procedure diagnostici relativi alla Disgrafia e al Disturbo del Calcolo. 

Infine, non mancano nelle nuove Linee Guida le raccomandazioni per l’individuazione precoce dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Il Gruppo di Lavoro, denominato “Libro Bianco”, ha permesso di evidenziare i punti nevralgici della legge 170 ma anche le varie criticità, fornendo così “possibili soluzioni alle problematicità evidenziate nel mondo della scuola, dell’università e del lavoro”.

Tra i promotori del progetto di sviluppo c’è proprio l’AID, come sottolinea il suo presidente, Andrea Novelli. 

“Fa parte della nostra mission migliorare la qualità di vita dei bambini e delle persone con DSA, a cominciare proprio dall’individuazione precoce del disturbo, dall’iter diagnostico, e dalla riabilitazione – fa sapere Novelli – Le nuove Linee Guida sono un importante passo in avanti in questa direzione”.

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La startup degli universitari torinesi per aiutare gli studenti con DSA

Si chiama Progetto ALGOR ed è una startup che ha come obiettivo la realizzazione di supporti tecnici che vadano incontro alle esigenze degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

La bella novità è stata ideata da un gruppo di studenti del Politecnico di Torino, tutti 23enni, che hanno messo a punto un’applicazione per creare mappe concettuali che aiutano gli studenti durante il loro percorso formativo, a scuola e all’università.

Prima di arrivare alla definizione del progetto ALGOR, il gruppo di studenti ha condotto una serie di sondaggi che hanno visto protagonisti proprio gli studenti con DSA.

Sono emersi tutti i disagi vissuti da coloro che percorrono la loro carriera scolastica e universitaria facendo fronte ai disturbi specifici dell’apprendimento, come dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia.

Come spiega l’ideatore di Algor, Mauro Musarra, questa applicazione – che prende il nome di Algor Maps – si basa su un algoritmo di intelligenza artificiale: sarà sufficiente inserire un testo per generare la mappa che aiuterà gli studenti che hanno difficoltà nella lettura e nella scrittura.

La soluzione è stata già provata da 700 persone tra studenti, insegnanti e tutor, e il riscontro pare davvero molto elevato (anche tra i genitori). Ora la startup punta alla collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia (AID).

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Patente di guida, i candidati con DSA potranno avere il 30% di tempo in più per la prova orale

E’ stata finalmente pubblicata la circolare che mette in chiaro le disposizioni relative al tempo aggiuntivo di cui potranno disporre i candidati con DSA nella prova orale della patente di guida.

Il decreto ministeriale 243, firmato il 1 giugno, entrerà in vigore nei prossimi giorni, subito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Come chiarito dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (MIMS), il tempo aggiuntivo destinato ai candidati con DSA per eseguire la prova di teoria per il conseguimento della patente di guida – di qualsiasi categoria – è del 30%, previa presentazione della certificazione diagnostica ai sensi della Legge 170/2010.

La certificazione diagnostica dovrà essere presentata anche al medico, che provvederà a contrassegnare il campo che indica la presenza della certificazione DSA, precisando di fatto la necessità di accordare al candidato il tempo aggiuntivo.

Per coloro che hanno già presentato domanda prima dell’entrata in vigore del decreto, possono richiedere la modifica presentando domanda su carta semplice presso l’ufficio della motorizzazione civile, allegando la certificazione DSA.

Se il candidato o la candidata ha già provveduto a prenotarsi per l’esame, sarà l’UMC a stampare nuovamente la ricevuta di prenotazione con la durata complessiva dell’esame; in caso di prenotazione non ancora avvenuta, la ricevuta con la durata complessiva dell’esame verrà stampata una volta completata la prenotazione stessa.