Categories
DSA e Celebrità

Beatrice di York e la dislessia: “E’ un dono, guardiamo il mondo in modo differente”

Per Beatrice di York, la dislessia non è altro che “un dono”. La principessa è tornata ad affrontare il tema del suo Disturbo Specifico dell’Apprendimento durante l’iniziativa digitale “Back to School” del magazine Hello.

In diretta Zoom con Giovanna Fletcher, Beatrice di York ha tenuto anche a sottolineare che se il suo primogenito, che darà presto alla luce, venisse un domani identificato come “dislessico” lo considererebbe comunque un dono anche per lui.

“Modificare la narrazione pubblica della dislessia dandole un significato positivo può davvero aiutare tutti”, ha spiegato la principessa, che è anche patrona di un’organizzazione come l’Helen Arkell Dyslexia Charity che fornisce ai bimbi dislessici tutti gli strumenti extra di cui hanno bisogno.

“Ricordo che avevamo libri di colori differenti a seconda del nostro livello di lettura – racconta Beatrice di York – A me toccava sempre il bianco. Quello dei miei migliori amici era giallo o verde. Erano sempre avanti a me. E io pensavo: “Non sono abbastanza intelligente. Non sono brava. Perché non sono come gli altri?””.

Alla Beatrice “bambina”, la principessa direbbe di non scoraggiarsi dai brutti momenti vissuti a scuola o durante un esame. “Sono lezioni di vita. La dislessia non è una cosa brutta. È una parte grandiosa del modo in cui funziona il tuo cervello. Noi guardiamo il mondo in maniera differente. E per fare le cose troviamo soluzioni differenti. Siamo creativi e intraprendenti”.

Categories
DSA e Celebrità

Quando la mamma di Tamberi rivelò la sua dislessia: “Mi sentivo inadeguata”

La medaglia d’oro conquistata da Gianmarco “Gimbo” Tamberi alle Olimpiadi di Tokyo 2020, condivisa con il qatariota Mutaz Essa Barshim, ha rappresentato senza dubbio uno dei momenti più emozionanti di questi Giochi Olimpici.

Un successo che avrà reso orgogliosa anche la mamma del campione di salto in alto, Sabrina Piastrellini, che in un’intervista di qualche anno fa aveva rivelato ad AnconaToday la sua lotta contro la dislessia.

Sabrina Piastrellini, oggi insegnante 59enne di educazione fisica, ha parlato di quella “sensazione di inadeguatezza” provata in età scolastica per quel Disturbo Specifico dell’Apprendimento che veniva invece scambiato per svogliatezza.

Al contrario, Sabrina aveva tanta voglia di imparare, nonostante la dislessia. “Faticavo a studiare in un modo continuativo perché faticavo a leggere e comprendere subito il senso delle parole. Di conseguenza evitavo di leggere e diventavo pigra. E’ come avere problemi di vista”, raccontò nell’intervista la mamma di Gimbo.

“Io non sapevo di essere dislessica e quindi non avevo alcun supporto. E allora rifiutavo quello che era difficile, rifiutavo la lettura e diventavo pigra. Ma ero curiosa e volevo leggere, volevo essere come gli altri”, ha poi aggiunto.

Quando all’età di 35 anni Sabrina Piastrellini riuscì finalmente ad ottenere la diagnosi, la mamma di Tamberi percepì un sentimento che definisce di “liberazione”.

“State attenti se vostro figlio ha difficoltà di attenzione, se ha difficoltà di calcolo o lettura – aveva detto la mamma di Gimbo ad AnconaToday – Vorrei dire ai genitori di oggi di avere il coraggio di prendere atto del problema, far capire al proprio figlio che è come avere un problema di vista: bastano un paio di occhiali e può fare tutto”.

Categories
DSA e Celebrità

Dislessia, Andrea Delogu critica il titolo di un articolo: “Clickbait che fa inca**are”

Non è raro che i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) vengano trattati con una certa superficialità anche dai media. Talvolta ci si imbatte infatti in titoli fuorvianti su dislessia, discalculia e disortografia.

E’ quanto accaduto ad Andrea Delogu, la conduttrice molto apprezzata dal pubblico, che non ha mai fatto mistero di essere dislessica. Andrea Delogu ha fortemente criticato il titolo di un articolo che la riguardava direttamente: “Andrea Delogu e la malattia che si porta dietro: non c’è possibilità di guarigione”.

La conduttrice, che ha anche pubblicato un libro (dal titolo “Dove finiscono le parole. Storia semiseria di una dislessica”, uscito nel 2019) dove affronta l’argomento del Disturbo Specifico dell’Apprendimento e di come abbia influenzato la sua vita, ha voluto precisare con forza che la dislessia è una sua caratteristica, “affrontata, capita e accettata senza alcun tipo di tragedia, perché tragedia non è”.

“Quando il clickbait diventa questo c’è da inca**arsi davvero”, ha poi aggiunto Andrea Delogu. Secondo la conduttrice, quel titolo “fa un danno enorme e fa fare dei passi indietro a tutte le associazioni e agli esperti che ci mettono l’anima ogni giorno”.

Una posizione condivisa dai tanti follower di Andrea Delogu, che hanno espresso dure critiche per il titolo. Sotto il post su Instagram sono comparsi anche commenti di personaggi famosi. Spicca quello di Sandra Milo: “Questi titoloni sensazionalistici di testate da strapazzo acchiappa like e/o follower non si possono vedere. Pura spazzatura! Siamo tutti con te, Andrea carissima!”.

Categories
DSA e Celebrità

Onco Hair, anche Andrea Delogu in sostegno delle donne con tumore al seno

E’ stata presentata la prima edizione di Onco Hair, il progetto promosso a Milano da Associazione per il Policlinico Onlus, Fondazione Cariplo e CRLAB.

Onco Hair ha come obiettivo quello di fornire supporto alle donne con maggiore fragilità dal punto di vista economico per poter combattere al meglio il tumore al seno. 

25 donne selezionate da un’equipe di oncologi e psicologi del Policlinico di Milano hanno ricevuto in dono un dispositivo medico, ovvero una protesi del capillizio fortemente personalizzata, realizzata tramite l’utilizzo di capelli umani, non trattati, inseriti uno alla volta in una sottile membrana polimerica biocompatibile coperta da brevetto.

La presentazione di Onco Hair è stata moderata dalla conduttrice, attrice e scrittrice dislessica Andrea Delogu, attualmente impegnata nella scrittura del suo nuovo romanzo.

Proprio di recente abbiamo parlato dell’impegno della conduttrice televisiva e radiofonica Rai in occasione della campagna di Cartoon Network #IoSonoDiverso, dove ha scelto di diventare un personaggio (animato) de Lo Straordinario Mondo di Gumball.

L’impegno sociale di Andrea Delogu è quindi su più fronti, come dimostra questa sua attenzione e partecipazione al progetto Onco Hair. La scrittrice e conduttrice ritiene opportuno che aumenti l’attenzione verso gli altri, ma sempre con quella leggerezza che consente di superare anche i momenti più duri.

“La mia attenzione verso il prossimo nasce dal fatto che io sono il prossimo – spiega Andrea Delogu in un’intervista al quotidiano Il Messaggero – Quindi ho sempre desiderato trovare persone capaci di ascoltare e di ascoltarmi, e penso di dover dare lo stesso anche agli altri”.

“E’ una catena positiva – ha aggiunto – Sono stata fortunata ad incontrare nella mia vita persone che mi hanno spiegato che le catene si iniziano e non si raccolgono soltanto per poi giovarne, bisogna crearle”.

Categories
DSA e Celebrità

Khaby Lame è dislessico: “Non fatevi imporre limiti dagli altri, ponetevi i vostri e superateli”

Khaby Lame è certamente il TikToker più famoso del momento, grazie ai suoi divertentissimi video che l’hanno portato a diventare uno dei personaggi italiani maggiormente noti all’estero.

Quello che però in pochi sanno è che Khaby è dislessico, come ha confermato lui stesso in un’intervista rilasciata alla testata Fanpage.it.

Rispondendo ad alcune domande su di lui poste dagli utenti a Google, il TikToker ha confermato di soffrire di dislessia e di aver avuto sempre problemi con la lettura.

Khaby Lame, per soddisfare a pieno la richiesta posta, ha precisato di non essere solo dislessico, ma anche discalculico.

Nello specificare il suo Disturbo Specifico dell’Apprendimento, Khaby Lame non si è soffermato sui dettagli del suo percorso, limitandosi a dire di aver superato ogni tipo di ostacolo grazie ad un atteggiamento sempre volto alla positività.

“Non è che perché sei dislessico non arriverai mai a un punto – ha detto il celebre TikToker nella risposta – La gente secondo me, quando ti dice che non arriverai mai ad un punto, alla fine ti sta ponendo i suoi limiti. Ma quelli sono i limiti degli altri, non i tuoi”.

“Devi sempre tenere la testa alta e non porti i limiti degli altri, ma porti i tuoi e superarli”, ha poi aggiunto.

Categories
DSA e Celebrità

Kate Winslet e la dislessia del marito: “Mi aiuta comunque, leggiamo i copioni insieme”

Il marito di Kate Winslet, Edward Abel Smith, è dislessico, ma nonostante il Disturbo Specifico dell’Apprendimento non manca mai di fornire un prezioso aiuto a sua moglie nel lavoro, in particolare nella lettura dei copioni. 

Lo rivela la stessa attrice, diventata famosa in tutto il mondo grazie alla splendida interpretazione nel film Titanic (1997) in cui recitò al fianco di Leonardo Di Caprio. Kate Winslet, in un’intervista rilasciata al New York Times, ha tenuto a precisare che suo marito è il “casalingo più sexy e gentile che esista al mondo”

Oltre ad essere un papà “affettuoso e disponibile”, Edward Abel Smith ama aiutare sua moglie nel lavoro, specialmente con i copioni. 

“Per lui è difficile leggere a voce alta eppure si sforza di farlo per me – racconta la Winslet nel corso dell’intervista – Lui è vegano, fa yoga e pratica nuoto in acqua fredda”. 

Edward Abel Smith è il terzo marito di Kate Winslet, che è stata già sposata con l’assistente alla regia Jim Threapleton, con cui è salita all’altare nel 1998, e con Sam Mendes, sposato nel 2003.

Kate e Edward si sono invece detti reciprocamente sì nel 2012. A partire da domani, mercoledì 9 giugno, arriverà su Sky e NOW la miniserie HBO ‘Omicidio a Easttown – Mare of Easttown’ che vede protagonista proprio la famosa attrice.

Categories
DSA e Celebrità

Leonardo Da Vinci era dislessico? Uno studio lo confermerebbe

Leonardo Da Vinci era affetto da ADHD, un disturbo caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività.

Un’ipotesi caldeggiata dall’Università di Pavia e dal King’s College di Londra, che hanno condotto una ricerca sulla strepitosa creatività di Leonardo ma anche sul suo portare avanti più progetti contemporaneamente, arrivando a rinviarne molti lasciandoli incompleti.

Inoltre, oltre al fatto che il genio italiano fosse anche mancino, lo studio evidenzia come Leonardo fosse anche probabilmente dislessico.

Secondo Paolo Mazzarello del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università di Pavia, il Disturbo Specifico dell’Apprendimento di Leonardo emergerebbe dagli errori commessi in alcuni suoi scritti.

Mazzarello precisa che il Da Vinci “mancava di perseveranza, senza una pressione o una guida esterna che lo spronava si perdeva”. La presunta diagnosi di dislessia potrebbe aiutare a capire il motivo che spingeva Leonardo ad abbandonare molti dei progetti cominciati.

Nel saggio, sia Mazzarello che Marco Catani, direttore del Natbrainlab al King’s College di Londra, evidenziano “l’eccessivo tempo dedicato alla progettazione delle idee e la mancanza di perseveranza” come cause che hanno prodotto un effetto dannoso e che hanno impedito a Leonardo di “finalizzare compiti che in un primo momento avevano attirato il suo entusiasmo”.

Categories
DSA e Celebrità

Patrick Dempsey e la dislessia, l’attore si racconta: “Servono strumenti adeguati”

Tra i personaggi famosi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) c’è anche Patrick Dempsey, il noto attore statunitense di origini irlandesi diventato noto al grande pubblico grazie all’interpretazione di Derek Shepherd nella serie Grey’s Anatomy.

Dempsey è dislessico, una condizione che da bambino gli ha comportato non pochi problemi, a cominciare dalle difficoltà di inserimento a scuola.

Oggi l’attore di Lewiston, che ha compiuto 55 anni lo scorso 13 gennaio, affronta spesso la tematica della dislessia, parlando delle criticità affrontate in prima persona.

Dempsey sottolinea soprattutto come nei suoi anni di liceo (parliamo di quasi 40 anni fa, ndr) gli strumenti di supporto per gli studenti dislessici fossero praticamente inesistenti o comunque fortemente inadeguati. Una situazione che faceva inevitabilmente sentire “esclusi e scartati” gli alunni con DSA.

Secondo l’attore, nessun bambino deve alzarsi la mattina con l’angoscia di dover andare a scuola e avere quelle sensazioni di “fallimento”. Ecco perchè Dempsey si impegna molto su questo fronte, chiedendo sempre miglioramenti nel sistema educativo, a cominciare dagli strumenti opportuni.

E’ lo stesso attore USA a precisare che gli furono di grande aiuto mezzi come la televisione e anche gli audio-libri.

Dempsey evidenzia poi che è stata proprio la dislessia a trasmettergli la convinzione di voler fare l’attore, perchè riusciva ad intrattenere i compagni nelle classi speciali per alunni dislessici, frequentate anche dall’artista.

I primi tempi sono stati ovviamente molto duri, ma Dempsey è riuscito comunque a coronare il suo sogno. “Il viaggio di ognuno è diverso, ma la cosa più importante è sapere che questo non ha nulla a che fare con la tua intelligenza”.

Categories
DSA e Celebrità

Davide Shorty a Sanremo 2021: “Il rap mi ha aiutato a superare la dislessia”

Tra i partecipanti al Festival di Sanremo 2021, nella sezione Nuove Proposte, ci sarà anche Davide Shorty, rapper e cantante nato a Palermo nel 1989.

Shorty, che ha vinto l’ultima edizione di Sanremo Giovani e ha quindi ottenuto il pass per l’Ariston (dove si esibirà con il brano “Regina”, ndr).

In un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, l’artista palermitano non si è soffermato solo sulla canzone che presenterà al Festival (che parla d’amore ed in particolare della sua ex ragazza) ma anche della sua passione per la musica, cominciata fin da piccolo, e di un problema come la dislessia, che il 31enne ha cominciato a “vincere” proprio scrivendo i primi testi.

E’ proprio Davide Shorty a spiegare le criticità relative al Disturbo Specifico dell’Apprendimento: “Essendo dislessico, fin da quando ero bambino mi sfuggivano molte parole. Scrivendo ho deciso di riprendere tutte le parole che mi ero in qualche modo perso e ho cominciato a giocarci un pò”.

L’artista siciliano conferma che è stata proprio la musica, ed in particolare il rap, a consentirgli di superare questo ostacolo e ad aiutarlo molto nel corso della sua carriera.

Il suo primo album in Italia, “Straniero”, è uscito nel 2017. Davide vive da 11 anni a Londra, dove ha migliorato molto l’aspetto musicale.

Categories
DSA e Celebrità

Mika e la sua battaglia contro la dislessia: “Non esiste la normalità, ma l’individualità”

Ha riscosso molto successo l’edizione 2020 di X-Factor, che ha visto il successo in finale dell’abruzzese Casadilego. Merito non solo dei partecipanti, ma anche dei giudici, tra cui Mika, uno dei cantanti più apprezzati negli ultimi tempi.

Della sua carriera musicale si conosce ormai praticamente tutto, mentre non tutti sanno di alcuni dettagli che riguardano la sfera privata. In particolare, come ha raccontato più volte lo stesso cantante, Mika deve fare i conti con una forma di dislessia, scoperta all’età di 9 anni quando frequentava le scuole a Londra.

Ancora oggi, la dislessia rende difficile a Mika leggere gli spartiti musicali, ad esempio, così come leggere correttamente l’orologio. Il cantante ha avuto un’infanzia difficile, ma ha sempre voluto parlare apertamente della dislessia, senza mai nascondersi, portando avanti una battaglia contro ogni pregiudizio.

Un impegno che l’ha portato nel 2015 a diventare testimonial di un convegno, intitolato “Come pesci sugli alberi”, che aveva come argomento principale proprio i disturbi specifici legati all’apprendimento, come appunto la dislessia.

In un’intervista rilasciata in quel periodo, Mika ha ribadito che “la normalità non esiste” e che “c’è solamente l’individualità, che è una cosa molto speciale, che dobbiamo difendere, quando la vediamo negli altri, ma anche sviluppare e difendere quella che è dentro di noi”.