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Mika e la sua battaglia contro la dislessia: “Non esiste la normalità, ma l’individualità”

Ha riscosso molto successo l’edizione 2020 di X-Factor, che ha visto il successo in finale dell’abruzzese Casadilego. Merito non solo dei partecipanti, ma anche dei giudici, tra cui Mika, uno dei cantanti più apprezzati negli ultimi tempi.

Della sua carriera musicale si conosce ormai praticamente tutto, mentre non tutti sanno di alcuni dettagli che riguardano la sfera privata. In particolare, come ha raccontato più volte lo stesso cantante, Mika deve fare i conti con una forma di dislessia, scoperta all’età di 9 anni quando frequentava le scuole a Londra.

Ancora oggi, la dislessia rende difficile a Mika leggere gli spartiti musicali, ad esempio, così come leggere correttamente l’orologio. Il cantante ha avuto un’infanzia difficile, ma ha sempre voluto parlare apertamente della dislessia, senza mai nascondersi, portando avanti una battaglia contro ogni pregiudizio.

Un impegno che l’ha portato nel 2015 a diventare testimonial di un convegno, intitolato “Come pesci sugli alberi”, che aveva come argomento principale proprio i disturbi specifici legati all’apprendimento, come appunto la dislessia.

In un’intervista rilasciata in quel periodo, Mika ha ribadito che “la normalità non esiste” e che “c’è solamente l’individualità, che è una cosa molto speciale, che dobbiamo difendere, quando la vediamo negli altri, ma anche sviluppare e difendere quella che è dentro di noi”.

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