L’esame di maturità per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) richiede particolare attenzione e preparazione, al fine di garantire un’esperienza d’esame equa e inclusiva. Ogni anno, le normative vigenti stabiliscono le modalità con cui gli studenti con DSA possono affrontare l’esame di Stato, tenendo conto delle loro specifiche esigenze attraverso strumenti compensativi e misure dispensative.
Per l’esame di maturità 2025, le date ufficiali non sono ancora state pubblicate, ma possiamo fare riferimento a quanto stabilito per il 2024, dal momento che non sono state previste modifiche rispetto agli anni precedenti.
L’Ordinanza Ministeriale n. 55 del 22 marzo 2024, all’articolo 25, conferma che spetta alle singole commissioni d’esame, durante la riunione plenaria, definire le modalità di svolgimento delle prove per gli studenti con DSA.
Queste decisioni si basano sul Piano Didattico Personalizzato (PDP) e sugli elementi conoscitivi forniti dal Consiglio di classe, per garantire un’esecuzione dell’esame in linea con le esigenze specifiche di ogni studente.
Anche per il 2025, quindi, è altamente probabile che vengano mantenuti gli stessi criteri di gestione dell’esame per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, nel rispetto della normativa vigente sull’inclusione scolastica.
In Italia, la tutela degli studenti con DSA è sancita dalla Legge 8 ottobre 2010, n. 170, che riconosce i DSA come disturbi che influenzano specifiche abilità legate all’apprendimento scolastico. Questa legge prevede l’adozione di misure didattiche personalizzate, strumenti compensativi e misure dispensative per supportare gli studenti nel loro percorso educativo.
Per quanto riguarda l’esame di Stato, il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 stabilisce che gli studenti con DSA certificati siano ammessi a sostenere l’esame sulla base del Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Durante l’esame di maturità, gli studenti con DSA hanno diritto all’utilizzo degli strumenti compensativi previsti nel loro PDP. Tra questi strumenti rientrano:
- Sintesi vocale: permette la lettura automatica dei testi, facilitando la comprensione dei quesiti.
- Mappe concettuali: utili per organizzare e richiamare le informazioni in modo visivo.
- Calcolatrice: per supportare nelle operazioni matematiche, laddove necessario.
- Tabelle e formulari: per agevolare il recupero di formule o dati specifici.
Le misure dispensative, invece, possono includere:
- Dispensa dalla lettura ad alta voce: per evitare situazioni che possano generare ansia o disagio.
- Tempi aggiuntivi: concessione di un prolungamento del tempo a disposizione per lo svolgimento delle prove.
- Modalità di verifica alternative: come l’uso di prove orali in sostituzione di quelle scritte, se previsto dal PDP.
È fondamentale che la commissione d’esame sia informata sulle specifiche esigenze dell’alunno e sulle misure previste nel PDP, al fine di garantire un corretto svolgimento delle prove.
Il consiglio di classe svolge un ruolo centrale nella preparazione dell’esame di maturità per gli studenti con DSA. Oltre a redigere il PDP, il consiglio è responsabile di fornire alla commissione d’esame tutte le informazioni necessarie sulle strategie didattiche adottate durante l’anno scolastico e sugli strumenti compensativi utilizzati dall’alunno.
Maturità 2025 e DSA: Un focus sulla dislessia
L’esame di maturità rappresenta una tappa cruciale nel percorso scolastico di ogni studente, ma per chi convive con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come la dislessia, la preparazione richiede un’attenzione particolare.
Cosa prevede la normativa per il 2025?
Come supportare al meglio gli studenti dislessici? Facciamo chiarezza.
Quadro normativo: Legge 170/2010 e PDP
La Legge 170/2010 ha rappresentato una svolta fondamentale, riconoscendo i DSA come disturbi che influenzano l’apprendimento. Questa legge ha aperto la strada all’adozione di misure personalizzate, tra cui gli strumenti compensativi e le misure dispensative.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è il fulcro di questo approccio. Redatto dal consiglio di classe in collaborazione con la famiglia e specialisti, il PDP definisce le strategie didattiche e gli strumenti più adatti alle esigenze specifiche dello studente dislessico.
Strumenti compensativi e misure dispensative: Un aiuto concreto
Durante l’esame di maturità, gli studenti con DSA hanno diritto all’utilizzo degli strumenti compensativi previsti nel loro PDP. Tra i più comuni troviamo:
- Sintesi vocale: per facilitare la comprensione dei testi.
- Mappe concettuali: per organizzare le informazioni in modo visivo.
- Calcolatrice: per supportare le operazioni matematiche.
- Tabelle e formulari: per agevolare il recupero di dati specifici.
Le misure dispensative, invece, possono includere:
- Dispensa dalla lettura ad alta voce: per ridurre l’ansia.
- Tempi aggiuntivi: per lo svolgimento delle prove.
- Modalità di verifica alternative: come prove orali al posto di quelle scritte.
Ruolo del consiglio di classe e della commissione d’esame
Il consiglio di classe svolge un ruolo cruciale nella preparazione all’esame, fornendo alla commissione tutte le informazioni necessarie sulle strategie didattiche adottate e sugli strumenti utilizzati dallo studente.
La commissione d’esame, a sua volta, ha il compito di predisporre prove adeguate, valutare le competenze acquisite e assicurare un ambiente sereno e di supporto.
Strategie di preparazione per studenti dislessici
Per affrontare al meglio l’esame di maturità 2025, gli studenti con DSA possono adottare diverse strategie:
- Pianificazione dello studio: organizzare un calendario con sessioni brevi e frequenti.
- Utilizzo degli strumenti compensativi: fare pratica con mappe concettuali e software di sintesi vocale.
- Tecniche di rilassamento: per gestire l’ansia da esame.
- Simulazioni d’esame: per familiarizzare con le modalità di verifica.
Il ruolo fondamentale della famiglia
La famiglia svolge un ruolo di supporto essenziale:
- Creare un ambiente di studio adeguato: uno spazio tranquillo e privo di distrazioni.
- Supportare emotivamente lo studente: incoraggiare e motivare.
- Aiutare nell’organizzazione dello studio: creare un piano realistico e sostenibile.
- Stimolare l’uso degli strumenti compensativi: software di sintesi vocale, audiolibri, ecc.
- Promuovere il benessere psicofisico: equilibrio tra studio, attività fisica e svago.
Prove scritte e colloquio orale: come affrontarli
- Prove scritte: gestire il tempo, utilizzare mappe concettuali, rileggere attentamente.
- Colloquio orale: preparare un discorso chiaro e strutturato, simulare l’esame, utilizzare strumenti compensativi.
Inclusione e pari opportunità
L’Italia ha compiuto progressi significativi nell’inclusione degli studenti con DSA, ma è fondamentale che le normative vengano applicate correttamente e che studenti, docenti e famiglie siano informati sui diritti e le opportunità disponibili. L’obiettivo è permettere a ogni studente di esprimere al meglio le proprie competenze, indipendentemente dalle difficoltà.