La dislessia come “amica molesta”, che scombina “le parole e la vita”. Viene raccontato così il Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) da Sara Maranzana, che ha pubblicato la settimana scorsa il suo libro “Il Mio Universo Dislessico” con la casa editrice Impressioni Grafiche.
Nel volume, Sara Maranzana – che svolge la professione di pasticcera a Silvano d’Orba, comune di circa 2.000 abitanti in provincia di Alessandria – spiega le tante difficoltà e i problemi vissuti a causa della dislessia, specialmente negli anni dell’infanzia.
Sara spiega come alle elementari venisse considerata “una bambina svogliata”, spesso oggetto di derisione da parte dei compagni per quei temi caratterizzati da errori che venivano addirittura letti in classe.
All’epoca la dislessia non era un problema riconosciuto. Il sostegno dei genitori ha aiutato Sara nell’affrontare un percorso lungo e doloroso, prima di arrivare ad una diagnosi e capire come intervenire.
I cambiamenti arrivarono in casa, con post-it colorati e mappe geografiche, oltre ad un aumento dell’impegno lavorativo per pagare visite e consulti. Sara cambiò anche scuola, sotto consiglio della logopedista: una scelta che fu oltretutto giudicata negativamente, come racconta la stessa pasticcera e scrittrice al quotidiano “Il Piccolo”.
“Fu la scelta giusta – racconta la giovane – anche se in molti contestarono la linea dei miei genitori ritenendomi semplicemente un soggetto difficile e una bambina capricciosa”.
Oggi Sara Maranzana si è fatta strada anche sui social per cercare di informare il più possibile (e in maniera più corretta) sulla dislessia, fornendo un sostegno alle altre persone con DSA.
“Il motivo per cui ho scritto questo libro è fare luce sulla dislessia e provare a tranquillizzare chi sta attraversando la stessa situazione – aggiunge – Mi rendo conto che c’è ancora bisogno di fare luce su queste dinamiche e su come ancora oggi certe valutazioni non siano corrette”.