Per far riuscire al meglio i ragazzi nello studio, sia in presenza di una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento o meno, sono molto importanti alcune strategie e metodi di studio, a cominciare dall’ascolto attivo in classe.
Un ascolto che non deve riguardare soltanto lo studente tenuto ad imparare i contenuti, ma anche il docente chiamato ad insegnare gli stessi, garantendo una buona riuscita del processo di apprendimento.
Nel caso degli alunni con DSA, i docenti potranno quindi tenere conto di come questi profili prediligano schemi e immagini come “canale preferenziale” per accedere all’informazione scritta. Grafici, tabelle, mappe e immagini diventano quindi molto utili durante la spiegazione in classe, e faciliteranno il lavoro dell’alunno a casa.
Nel processo di apprendimento diventano quindi fondamentali alcune caratteristiche, come l’analisi degli indici testuali per una corretta comprensione del testo: titoli, quindi, ma anche didascalie, paragrafi, glossario, tabelle. Oltre a ciò, diventa di primaria importanza l’organizzazione, ovvero la distribuzione delle attività di studio in un lasso di tempo più ampio, in modo tale da favorire il processo di ripensamento e rielaborazione dei contenuti.
Esistono quindi delle strategie che consentono di consolidare le abilità metacognitive, attuabili in tre momenti differenti: il giorno della spiegazione in classe, il giorno prima della lezione successiva e il giorno prima delle prove di verifica.
Il materiale della lezione, una volta conclusa, può essere velocemente rivisto per capire se ci sono dubbi sui contenuti, immaginando anche un possibile questionario di verifica.
Prima della lezione successiva è invece molto utile rivedere i contenuti e porsi delle domande sugli stessi: un passaggio fondamentale per gli studenti che hanno una memoria carente. Vengono in aiuto i brevi promemoria, con poche informazioni ma funzionali al consolidamento dei contenuti, e i grafici come gli schemi e i diagrammi che favoriscono la memorizzazione.
Tutto questo materiale potrà essere utilizzato nel giorno che precede la verifica. Una buona pratica è quella di condividere con il docente il materiale di studio, in modo tale da ricevere consigli su come eventualmente correggerlo e migliorarlo.
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