I candidati con DSA potranno utilizzare gli strumenti compensativi nei concorsi pubblici. La normativa finalmente approvata dal Parlamento italiano segna un passo in avanti fondamentale nella promozione dei diritti delle persone dislessiche in ambito lavorativo.
I candidati con DSA potranno quindi svolgere la prova relativa ai concorsi pubblici indetti da Stato, Regioni, Comuni ed enti strumentali in forma orale (e non più scritta). Inoltre, i candidati dislessici avranno l’opportunità di utilizzare gli strumenti compensativi e potranno anche usufruire di un tempo più ampio per il completamento delle prove.
Nel giro di tre mesi si arriverà alla definizione delle modalità attuative della norma tramite un decreto del Ministero della Pubblica Amministrazione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Grande soddisfazione viene espressa dal presidente dell’Associazione Italiana Dislessia (AID), Andrea Novelli: “Come associazione continueremo a impegnarci nei rapporti con le istituzioni affinché vengano introdotti ulteriori provvedimenti che garantiscano la piena inclusione delle persone con DSA anche in età adulta – spiega Novelli – Dall’università, alla patente di guida, all’inserimento lavorativo e alla crescita professionale, sia nel settore pubblico sia nel settore privato. Per la nostra associazione questa è una battaglia di civiltà, determinante per il futuro di milioni di persone con disturbi specifici dell’apprendimento”
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